Una macroregione composta da Marche, Umbria e Toscana? Un progetto che a primo acchito può sembrare pura fantascienza, eppure i rispettivi presidenti delle regioni ne parlano seriamente in un summit che andrà in scena sabato 21 novembre a Perugia.

A lanciare per primo l’idea era stato il Presidente della Toscana Enrico Rossi che aveva proposto un’alleanza tra Toscana, Umbria e Marche per una nuova regione che dal Tirreno arrivasse fino all’Adriatico, un progetto che “possa tradursi in un percorso di politiche comuni e fusioni di servizi che le esercitano su base regionale”.

In Europa unioni simili sono diventate realtà: la Francia ha ridotto l’anno scorso da 22 a 13 le proprie regioni, in Germania i comuni più piccoli stanno chiedendo di unirsi per ridurre costi e sprechi, e anche nel Parlamento italiano, dopo le Province, si torna a discutere di una possibile modifica ai confini delle Regioni.

Nonostante i possibili e molteplici vantaggi economici, rimane la (grande) incognita se gli abitanti del centro Italia siano disposti a mettere in secondo piano lo spirito campanilista e la propria identità culturale sull’altare di un maggior potere economico.