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Marche: 18 milioni di euro per i danni del maltempo dello scorso marzo

Agli enti locali di ogni Provincia vanno circa 3 milioni di euro per un totale di 15 milioni di euro

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Il fiume Misa a Senigallia in piena per il maltempo del 5 marzo 2015

E’ stato approvato il piano di riparto dei 18 milioni di euro stanziati per gli eventi alluvionali del marzo scorso. Ne dà notizia il presidente Luca Ceriscioli. “Il Governo – sottolinea il Presidente – ha mostrato attenzione verso i rilevanti danni subiti dalla nostra regione a causa degli eventi atmosferici eccezionali dello scorso marzo. Ha messo a disposizione rapidamente uno stanziamento di rilevante entità e noi altrettanto velocemente abbiamo portato a termine le complesse procedure previste per la ripartizione dei 18 milioni messi a disposizione. Ora è possibile distribuire le risorse tra gli enti locali che ne hanno fatto richiesta ed investirle per mettere in sicurezza le aree colpite e a rischio dissesto idrogeologico. Il proficuo lavoro svolto assieme agli enti territoriali ci ha permesso di realizzare una capillare mappatura delle criticità sulle quali intervenire”.

L’ordinanza di protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha individuato lo scorso luglio nel direttore del Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e protezione civile della Regione Marche, Marcello Principi, il commissario delegato alla gestione dell’emergenza e del relativo piano d’interventi.

E’ stata quindi avviata la ricognizione tra Comuni e Province danneggiati per quantificare i contributi per gli interventi di soccorso alla popolazione, per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari e per il ripristino dei servizi pubblici essenziali.

Attraverso l’elaborazione dei dati raccolti è stato predisposto il piano degli interventi, le misure per il controllo della loro realizzazione e le procedure per la liquidazione dei contributi. Agli enti locali di ogni Provincia vanno circa 3 milioni di euro per un totale di 15 milioni di euro. Le risorse restanti coprono altri interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, interventi urgenti per la funzionalità dei servizi pubblici, ripristino delle dotazioni del Centro funzionale regionale e misure idrogeologiche per la messa in sicurezza del reticolo idrografico regionale.

Gli interventi fanno fronte ai danni derivanti dagli eccezionali eventi atmosferici che avevano interessato le Marche dal quattro al sei marzo scorsi. Precipitazioni considerevoli, anche nevose, si erano abbattute su di un terreno ancora saturo d’acqua a causa delle precedenti ingenti precipitazioni. La situazione si è subito manifestata nella sua straordinaria gravità, con innumerevoli frane e smottamenti, interruzioni della viabilità ed isolamento di frazioni e nuclei di case sparse, che hanno reso necessari interventi anche in elicottero. Le maggiori criticità si erano registrate a Urbino, dove purtroppo è anche deceduta una donna. La concomitante bufera di vento che ha imperversato a lungo sulla regione aveva causato fra l’altro, la caduta di alberi e danneggiamenti alla rete elettrica interessando migliaia di utenze e bloccando l’operatività anche del porto di Ancona e dell’aeroporto di Falconara Marittima.

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