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Fauna protetta: operazioni antibracconaggio in provincia di Ancona, Fermo e Ascoli Piceno

Denunciati cacciatori a Senigallia e Folignano, richiami elettronici vietati rinvenuti anche a Offida, Castignano e Amandola

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Richiamo elettronico illecito rinvenuto a Offida

Nella notte tra il 25 e il 26 settembre, i forestali delle Stazioni di Senigallia, Ascoli Piceno, Castignano e Amandola hanno individuato 4 richiami elettronici vietati, posizionati dai bracconieri per attirare gli uccelli migratori durante le ore notturne.


L’utilizzo dei richiami vietati costituisce una piaga ancora molto diffusa in tutta la regione, severamente vietata dall’Unione Europea e sanzionata penalmente dalla normativa nazionale.

L’attività dei forestali è resa sempre più difficile dalla furbizia dei bracconieri, che ricorrono ad astuzie sempre più sofisticate per evitare denunce e controlli.

Nel territorio comunale di Folignano un bracconiere è stato sorpreso dai forestali di Ascoli Piceno mentre disattivava un richiamo e si apprestava ad abbattere gli uccelli migratori attirati illegalmente, il soggetto è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno, e rischia la sospensione della licenza di caccia e una pesante ammenda.

Altri due sequestri sono stati operati dalle Stazioni di Castignano ed Amandola, uno dei due dispositivi era addirittura blindato dentro una cassa metallica e fissato con una catena ad un albero. Sono in corso le indagini per individuare i responsabili dei reati, mentre i richiami elettronici sono già stati sottoposti a sequestro penale.

Materiale sequestrato a SenigalliaNel territorio di Senigallia, infine, un altro bracconiere aveva posizionato un richiamo illecito sul tetto di una casa: il dispositivo acceso durante la notte ha richiamato numerosi animali alcuni dei quali sono stati abbattuti alle prime ore dell’alba.

Ma il cacciatore di frodo non è riuscito ad evitare la denuncia: i forestali di Senigallia, appostati dalla mezzanotte nei pressi del richiamo, hanno sorpreso il bracconiere, deferendolo e sequestrando armi, munizioni, selvaggina ed il richiamo elettronico illecito, recuperato poi dai Vigili del Fuoco sul tetto.

Tutti i dispositivi rinvenuti erano dotati di timer che ne regolava l’accensione durante le ore notturne per poi disattivarsi al momento dell’attività venatoria illecita.

Elevatissimo il danno che queste attività producono alle popolazioni di migratori, se si considera che nelle giornate più idonee vengono attirati da un solo richiamo, e conseguentemente abbattuti fino a 40 esemplari.

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