Marche, tornano a crescere le imprese
Restano al palo ancora l’artigianato e l’edilizia
Tornano a crescere le imprese delle Marche. Tra aprile e giugno sono state 2.490 gli imprenditori che hanno avviato un’attività nella nostra regione mentre in 1.645 si sono cancellati dal registro delle imprese presso le Camere di commercio, con un saldo positivo di 845 nuove aziende e la creazione di 2.500 posti di lavoro. Lo ha comunicato con una nota il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista sulla base dei dati Infocamere elaborati dal Centro Studi Unioncamere Marche.
“I dati del secondo trimestre” ha affermato Di Battista “dimostrano una vitalità del sistema imprenditoriale marchigiano che torna a credere nella ripresa. Dati confortanti, quelli sulla natalità e mortalità delle imprese, ai quali si aggiunge il calo dei fallimenti e dei concordati preventivi. Per rendere strutturale una crescita che al momento è soltanto congiunturale, occorrono serie politiche di sostegno alle imprese che passano dalla riduzione delle tasse al sostegno ai Confidi per finanziare gli investimenti aziendali ed all’attivazione di circuiti virtuosi per le economie locali e per le imprese grazie ad un utilizzo ottimale delle risorse europee.”
Nel secondo trimestre 2015 sono state 113 le imprese delle Marche che hanno portato i libri in tribunale per avviare una procedura fallimentare mentre i concordati preventivi, anticamera dei fallimenti, sono stati 18. Nello stesso periodo dell’anno precedente le aziende fallite erano state 122 ed i concordati 26.
In un quadro complessivo di crescita delle imprese marchigiane rimangono purtroppo al palo le aziende artigiane. Negli ultimi tre mesi ne sono nate 827 ma hanno cessato l’attività in 850, con la perdita di 23 imprese. Alla fine di giugno le imprese artigiane marchigiane erano 47.860 su un totale di 173.572 aziende.
Secondo il Centro Studi Unioncamere Marche, che ha elaborato i dati Movimprese per i principali settori produttivi marchigiani, tornano a crescere anche le imprese agricole (+132) che all’inizio dell’estate erano 28.662. Complice l’inizio della stagione estiva registrano una forte crescita le imprese commerciali (+202) e quelle di alloggio e ristorazione (+96), L’industria manifatturiera marchigiana vede le aziende aumentare di 28 unità, grazie soprattutto alla meccanica (+30), all’abbigliamento (+23), al calzaturiero (+10). Ancora in calo invece le aziende di prodotti in metallo (-24), l’industria del legno (-119), del mobile (-4) e l industrie tessili (-7). Positivi tutti gli altri settori, dai servizi alle imprese (+62) alle attività artistiche e sportive (+54), dalle attività professionali e di consulenza (+38) alle attività immobiliari (+37) Bene anche i servizi di informazione e comunicazione e le attività finanziarie e assicurative (+7). Unico settore in controtendenza l’edilizia (-14) che non esce dalla crisi.
Nel sistema produttivo marchigiano sono sempre di più le società di capitale. Fra aprile e giugno ne sono nate 589 contro 202 cessazioni per un saldo positivo di 387 aziende che ha portato il numero complessivo di spa ed srl a 37.528. In crescita anche le imprese individuali (+407) ed i consorzi e cooperative (+53) mentre restano pressoché stabili le società di persone (-2).
Andando sul territorio, a crescere di più sono le imprese della provincia di Ancona (+220) seguite da quelle maceratesi ( +200). Positivi anche i dati di Pesaro Urbino (+153), Fermo (+147) e Ascoli Piceno (+125).
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