Occupazione in crescita nelle Marche, aumentano le partite Iva
Dai dati elaborati da CNA e Confartigianato risultano oltre tremila nuovi posti di lavoro nel corso del 2024

Marche, l’occupazione cresce a macchia di leopardo. In un anno i lavoratori marchigiani sono passati da 641.107 a 644.251 con la creazione di 3.144 nuovi posti di lavoro. Ma l’andamento non è stato omogeneo su tutto il territorio regionale. L’exploit più consistente si è registrato nella provincia di Ascoli Piceno (+4.637) seguita da Pesaro e Urbino (+2.194). In calo gli occupati ad Ancona (-1.692), Macerata (-1.343) e Fermo (-652).
“La crescita dell’occupazione nell’ascolano” commentano i segretari regionali di Cna Moreno Bordoni e di Confartigianato Gilberto Gasparoni “si è avuta grazie al settore delle costruzioni ed ai servizi mentre nel pesarese è dovuta soprattutto al commercio. Nella provincia di Ancona sono servizi, costruzioni e agricoltura a determinare un calo degli occupati mentre aumentano i posti di lavoro nel manifatturiero e nel commercio. Se a Macerata il calo occupazionale si è concentrato quasi tutto nel commercio, nel fermano sono il manifatturiero e l’agricoltura ad aver perso posti di lavoro. Questi dati sono la conferma che le Marche sono una regione plurale e i decisori politici devono tener conto di questa peculiarità, calibrando gli interventi sulle esigenze dei territori”.
Secondo i recenti dati Istat sul mercato del lavoro elaborati da Confartigianato e Cna, nelle Marche l’occupazione è cresciuta ancora nel 2024 (+0,5%), ed è stata trainata dalla crescita dell’occupazione femminile (+2,3%) che ha più che compensato il calo maschile (-0,9).
L’aumento occupazionale del 2024 è stato trainato oltre che dall’aumento della componente femminile (oltre 6,5mila occupate in più), anche dalla performance occupazionale dei servizi legati al turismo: commercio alberghi e ristoranti registrano nel 2024 un aumento di occupati vicino a 5900 unità (+4,7%).
In crescita il lavoro di artigiani, commercianti e Partite Iva. “Altro fattore trainante” fanno notare Gasparoni e Bordoni “l’occupazione indipendente delle partite Iva, di artigiani e commercianti, cresciuta nelle Marche nel 2024 di 8.296 unità a fronte di un calo del lavoro dipendente (-5.151). Ed anche questo è un dato che deve far riflettere. Anche in un periodo difficile gli artigiani, i commercianti ed in genere i lavoratori autonomi continuano a dare un contributo fondamentale alla crescita dell’occupazione ed alla tenuta del tessuto sociale ed economico”.
Un tratto comune alle dinamiche occupazionali dei territori, è il fortissimo calo dell’occupazione in agricoltura (-33,1% pari a circa 6.900 occupati in meno).
Calano i disoccupati ma aumentano quelli senza esperienza. Cala nelle Marche il numero delle persone in cerca di occupazione: -281 disoccupati pari al -0,8%; il tasso di disoccupazione passa dal 5,3% al 5,2%. Ma crescono decisamente i disoccupati senza esperienza (+26,8%), specie tra gli uomini, a testimoniare le difficoltà che vi sono in regione per l’offerta di lavoro a incontrare la domanda da parte delle imprese.
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