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Dimensionamento scolastico: Apecchio, Colmurano e Caldarola contro Regione Marche

Presentato un ricorso al TAR dai Comuni. Sostegno da UPI Marche

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Pieno sostegno dell’UPI Marche alle iniziative dei Comuni di Apecchio (Provincia di Pesaro e Urbino), di Colmurano e Caldarola (Provincia di Macerata) che hanno depositato ricorsi al TAR contro i provvedimenti adottati dalla Regione Marche in materia di dimensionamento scolastico per l’A.S. 2025/26.

Il Piano regionale di Programmazione della Rete scolastica dell’offerta formativa per l’A.S. 2025/26, approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 2052 del 30/12/24, ha infatti disposto i seguenti accorpamenti di Istituti Comprensivi collocati in aree montane particolarmente disagiate:

– Accorpamento dell’IC “Scipione Lapi” di Apecchio con l’IC “Mattei” di Acqualagna (Provincia di Pesaro e Urbino);

– Accorpamento dell’IC di Colmurano con Istituto Omnicomprensivo “Gentili-Tortoreto” di San Ginesio (Provincia di Macerata);

– Accorpamento dell’IC “De Magistris” di Caldarola con l’Istituto Omnicomprensivo “Leopardi-Frau” di Sarnano (Provincia di Macerata). 

Queste decisioni hanno disatteso i Piani provinciali approvati dai Consigli della Provincia di Pesaro e Urbino e della Provincia di Macerata a seguito di approfonditi percorsi di concertazione territoriale e in assenza del necessario confronto con le Amministrazioni e le Istituzioni scolastiche direttamente coinvolte.

I ricorsi contestano, inoltre, la mancata tutela delle aree montane interne, in aperto contrasto con le norme nazionali che prevedono la salvaguardia delle specificità delle Istituzioni scolastiche situate nei Comuni Montani e con le stesse linee di indirizzo regionali che evidenziano “la necessità di salvaguardare i presidi scolastici presenti nei comuni montani e nei territori particolarmente isolati e/o disagiati”.

Il Consigliere delegato Oriano Giovanelli, referente politico della Commissione UPI Marche “Programmazione della Rete Scolastica”, esprime piena adesione alle motivazioni a supporto dei ricorsi al TAR presentati dai Comuni di Apecchio, Colmurano e Caldarola. “Occorre fermare questa deriva regionale che in nome di un’astratta razionalizzazione depaupera l’entroterra, indebolendo la rete scolastica e il virtuoso rapporto tra le Istituzioni scolastiche e le comunità territoriali, in particolare di alcune Province” dichiara Oriano Giovanelliinvitando la Regione a procedure più rispettose dei fondamentali principi di leale collaborazione e trasparenza amministrativa e più coerenti sia con le proprie Linee di indirizzo che con le indicazioni della commissione consiliare competente. Tale commissione nella seduta straordinaria n. 190 del 30/12/24 ha infatti espresso parere favorevole con la specifica indicazione che “va assicurata la sospensione, per il 2025 e per il 2026, degli accorpamenti delle autonomie scolastiche per i comuni delle Unioni Montane che sono a maggior rischio di marginalizzazione e di spopolamento, anche a seguito degli eventi sismici e alluvionali”.

Indicazioni palesemente ignorate dalla Giunta Regionale.

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