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Sempre più precari nel personale Ata delle scuole

Dati allarmanti nelle Marche, sottolinea Uil

Il numero dei precari tra il personale Ata nelle scuole marchigiane è più che triplicato negli ultimi 8 anni.

L’allarme è lanciato dalla Uil Scuola Rua Marche che ha analizzato lo storico delle assunzioni Ata dal 2016 al 2024 con il segretario generale, Antonio Spaziano, che ne denuncia le conseguenze. “I carichi di lavoro aumentano e i servizi si riducono, mentre si scaricano sulle scuole adempimenti per i quali il personale scolastico non è mai stato formato, né tanto meno risulta essere destinatario di un riconoscimento né giuridico né economico” afferma.
Nelle Marche nel 2016/17 il personale ATA a tempo indeterminato era 4.249 e quello a tempo determinato 459, con una percentuale di lavoratori a tempo determinato pari al 10,43%. Ad oggi la percentuale è arrivata ad oltre il 26% con circa 4.045 ATA a tempo indeterminato e 1.484 a tempo determinato. “Un dato a dir poco eclatante – continua Spaziano – che, associato a quello del personale docente, dimostra quanto il lavoro della scuola sia sempre più precario. Il personale ATA che è costretto a operare in condizioni sempre più difficili e con carichi di lavoro insostenibili, con tantissimi i plessi con un solo collaboratore scolastico, compiti amministrativi sempre più complessi che spesso superano i limiti contrattuali, come ad esempio l’utilizzo di Passweb, assistenti tecnici del primo ciclo senza un profilo definito per le loro mansioni, che operano in modo itinerante in più istituzioni, e scuole prive di ex DSGA sostituiti con i consueti incarichi annuali. Necessario ampliare l’organico autorizzando le immissioni in ruolo su tutti i posti realmente disponibili e , allo scopo di rendere stabile anche quello aggiuntivo”.
Una problematica comune a tutto il Paese. Negli ultimi otto anni, a fronte di 166.849 posti disponibili per il personale ATA, i governi che si sono succeduti hanno autorizzato appena 78.583 assunzioni: solo il 47%. IL dato che evidenzia come la gestione degli organici si traduca in tagli alle risorse delle scuole, lasciandole prive del personale necessario. Se nel 2016 erano 185.111 le persone con contratto a tempo indeterminato, nel 2024 sono 173.984. A fronte di una stabilizzazione parziale negli anni, che non ha coperto nemmeno il turnover.
“Il sistema di calcolo dell’organico ATA continua a basarsi su parametri che non riflettono la realtà delle scuole, provocando evidenti difficoltà nelle istituzioni scolastiche” conclude Spaziano.
Da
Uil Marche
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