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“Inerzia su Piano Regionale Gestione Rifiuti. Ora si propone un inceneritore nelle Marche”

Mangialardi: "Individuati dalla Giunta Acquaroli cinque possibili siti: Corinaldo, Fano, Tolentino, Fermo o Ascoli. Ci saranno le barricate"

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Ritiro dei rifiuti

Dopo 4 anni di nulla sulla gestione dei rifiuti, il Presidente Acquaroli per porre rimedio alla sua totale inerzia in materia propone ora di realizzare un inceneritore. Ancora una volta, sciatteria, improvvisazione, incapacità amministrativa che rischiano di scaricarsi negativamente sui cittadini.

Nel febbraio del 2021 l’Assessore Aguzzi aveva promesso che in 6 mesi l’aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti (PRGR) sarebbe stato ultimato. Siamo arrivati al febbraio 2025 e non sono ancora state nemmeno misurate le necessità e le esigenze di smaltimento, né tantomeno sono state individuate attraverso processi partecipativi le aree idonee dove ubicare gli impianti.

Si è preferito non programmare, non proseguire nel percorso virtuoso che aveva portato, per esempio, all’attivazione del biodigestore di Ostra; si è preferito non mettere in cantieri gli impianti dell’economia circolare e neppure TMB.

E così, nell’assoluta latitanza della Regione che ha abdicato al suo compito, ogni territorio si è sentito giustamente legittimato a contestare qualsiasi ipotesi in mancanza di un quadro generale, lasciando (forse volutamente) l’intero ciclo della gestione dei rifiuti nelle sole mani dell’iniziativa privata di imprenditori che legittimamente guardano al proprio profitto e non al bene comune e all’interesse della collettività.

La panacea di tutti i mali viene individuata nella costruzione di un inceneritore in uno tra questi 5 siti: Corinaldo, Fano, Tolentino, Fermo o Ascoli! Auguri e in bocca al lupo alla Giunta Acquaroli se pensa davvero di riuscirci.

Per quanto riguarda Corinaldo, si tratta di un territorio che ha già dato in passato, ospitando una discarica e un impianto per la produzione di compost aerobico poi successivamente riconvertito a causa della produzione di miasmi nel periodo estivo con grave compromissione del potenziale turistico.

Ci saranno le barricate: attendiamo ora con ansia che il Presidente venga nella Valle del Misa a spiegare questa scelta scellerata.

La mia e la nostra contrarietà è totale e nettissima, non solo rispetto all’inceneritore in sé, ma anche per il modello di gestione dei rifiuti sotteso, volto non più a ridurne la produzione ma ad aumentare l’indifferenziata per “sfamare” un inceneritore che dovrà certamente ricevere conferimenti da altre Regioni per poter funzionare, vista la produzione di rifiuti delle Marche troppo esigua per alimentare da sola un simile impianto.

Maurizio Mangialardi
Consigliere regionale PD Marche

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