Preoccupazione di CNA Marche per i dazi annunciati da Donald Trump
"Ci auguriamo siano stati solo annunci da campagna elettorale e non si traducano in atti amministrativi concreti"
Dalle Marche verso gli Stati Uniti d’America viaggia il 9 per cento dell’export regionale. Merci che nei primi nove mesi del 2024 hanno portato nelle casse delle imprese marchigiane 1,8 miliardi di euro di cui 935 milioni dalle attività manifatturiere. In attesa dell’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli USA il 20 gennaio, le imprese marchigiane esportatrici stanno vivendo momenti di apprensione. Un’attesa su cui si addensano fosche nubi di incertezza a causa dei dazi annunciati dal “tycoon” statunitense.
“La minaccia di gravare le esportazioni provenienti dai Paesi dell’Unione Europea di dazi del 10 per cento” affermano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni “preoccupa fortemente le 2.500 imprese esportatrici marchigiane, soprattutto quelle della meccanica e della moda ma anche quelle dei medicinali e mobili. Si teme una contrazione dell’import statunitense per i prodotti marchigiani di almeno il 10 per cento, con ripercussioni sulla produzione e sull’occupazione delle nostre piccole e medie imprese. Ci auguriamo che quelli di Trump siano stati solo annunci da campagna elettorale e non si traducano in atti amministrativi concreti. Altrimenti bisognerà porsi il problema di ricollocare le nostre produzioni dal mercato statunitense in altri Paesi che non adottano la politica dei dazi come arma di riequilibrio commerciale”
Export dalle Marche, USA al terzo posto. Nei primi nove mesi del 2024 l’export marchigiano verso gli Usa è stato di 1,8 miliardi di euro. L’export di prodotti manifatturieri negli USA è stato di 935,6 milioni di euro. Gli Stati Uniti si collocano al terzo posto nella graduatori dei Paesi c he importano dalle Marche, preceduti solo da Francia e Germania.
Il mercato statunitense. Le esportazioni marchigiane verso gli Stati Uniti d’America è stato pari al 9,1% dell’export complessivo marchigiano.
La principale voce di esportazione dalle Marche verso gli Stati Uniti d’America è rappresentata nei primi nove mesi del 2024, dagli articoli farmaceutici (220,2 mln di euro).
La seconda voce per importanza è data dalla meccanica (178,8 mln di Euro). Al terzo posto troviamo il tessile, abbigliamento e calzature con 137 milioni di euro. Al quarto posto vengono le esportazioni di prodotti in metallo (109,1 mln di euro) e al quinto i mobili e altri prodotti manifatturieri (97,7 mln di euro).
Con l’introduzione di misure protezionistiche l’export marchigiano ne risentirebbe negativamente soprattutto per quanto riguarda i beni di consumo (calzature, abbigliamento, pelletterie, mobili).
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