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Vitri e Carancini contro la delibera sugli accorpamenti scolastici nelle Marche

"Grave impatto su studenti, comunità e personale scolastico"

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Scuola, aula scolastica

“Con un vero e proprio blitz natalizio, la delibera per la riduzione delle autonomie scolastiche da 214 a 208 è stata approvata oggi in I Commissione, nonostante il netto dissenso espresso dai consiglieri di minoranza.

In qualità di relatrice contraria, ho denunciato con forza l’approccio autoritario e privo di concertazione con cui questa decisione è stata imposta, ignorando il diritto delle comunità locali a essere ascoltate. Questa decisione, che prevede sei accorpamenti forzati, rappresenta una chiara scelta politica, priva di attenzione per i criteri stabiliti nella precedente delibera del 5 agosto, la quale teneva conto delle specificità territoriali e della necessità di garantire il diritto all’istruzione nei piccoli comuni e nelle aree interne”.

A dirlo è la consigliera regionale del Partito Democratico Micaela Vitri.

Gli accorpamenti approvati, che penalizzeranno duramente le comunità locali, sono i seguenti:

1. IC Colmurano: accorpamento con l’Omnicomprensivo Gentili-Tortoreto, senza considerare le problematiche logistiche e la salvaguardia delle scuole nei comuni montani.

2. IC S. De Magistris: unione con l’Omnicomprensivo Leopardi-Frau di Caldarola e Sarnano, nonostante l’assenza di consultazione con le comunità locali.

3. IC Piandimeleto e IC Macerata Feltria: accorpamento che ignora le difficoltà demografiche e infrastrutturali di queste aree.

4. CPIA Pesaro e Urbino: fusione con l’IIS A. Cecchi, decisione calata dall’alto senza considerare la specificità dei percorsi per adulti.

5. IC Lapi di Apecchio: accorpamento nonostante il forte impatto che questa scelta avrà su un comune inserito nella Strategia Nazionale Aree Interne.

“Ma c’è di più – continua Vitri –: questa scelta è grave non solo per l’impatto sugli studenti e sulle comunità, ma anche per le conseguenze sul personale scolastico. Non parliamo di burattini, ma di persone in carne e ossa: docenti e personale ATA che saranno costretti a cambiare sede di lavoro, percorrendo decine di chilometri nell’entroterra per raggiungere un’unica sede accorpata. Un trasferimento che rischia di compromettere la loro qualità della vita e il corretto funzionamento delle scuole, che rappresentano un presidio educativo, sociale ed economico irrinunciabile, già provate dalla carenza di risorse e personale”.

“Francesco Acquaroli – aggiunge il consigliere Romano Carancininon fa prigionieri e mostra il lato oscuro del suo agire politico. Sul delicato e fondamentale tema del dimensionamento scolastico nelle aree interne, decide di colpire i territori martoriati dal sisma e dalle alluvioni con la delibera n. 2016 del 23 dicembre. Non solo. I comuni oggetto dell’ingiusta e arrogante scelta della giunta regionale sono per lo più istituzioni amministrate dal centrosinistra a vantaggio dei “comuni amici”. Nessuna possibilità di discutere e partecipare e confrontarsi per i sindaci coinvolti, offrire soluzioni alternative e far comprendere la devastante scelta sulla pelle di piccole comunità già offese dalla perdurante condizione di difficoltà. Acquaroli, ancora una volta, predica bene affermando che intende tutelare quelle comunità ma, appena, può razzola male e le indebolisce”.

Micaela Vitri
Consigliera regionale del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche

Romano Carancini
Consigliere regionale del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche

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