“Sorprese sgradite per le Marche sotto l’albero da parte di Giunta Aquaroli”
Mangialardi attacca: "Tante le promesse non mantenute. Finanziamenti elargiti senza programmazione e senza trasparenza"
Sotto l’albero di Natale i marchigiani trovano sorprese sgradite da parte della Giunta Acquaroli.
Innanzitutto, un inceneritore, ovvero quello stesso impianto rispetto al quale l’assessore Aguzzi garantiva solo due anni fa (5 maggio 2022) che non sarebbe stato mai nemmeno “preso in considerazione”, e che il nuovo piano regionale dei rifiuti non lo avrebbe previsto!
Questa è solo una delle tante promesse non mantenute da parte della Giunta. Sulle vongolare, era stato detto nel 2020 che sarebbe stata concessa la “prima e ultima deroga”: a distanza di 4 anni invece, la maggioranza ha approvato la quarta, a danno dei vongolari anconetani e della salute del nostro mare. Non c’è da preoccuparsi, però, perché il Presidente Acquaroli ha garantito che… sarà l’ultima!
Per non parlare di ATIM. Invece di abrogare questo ente inutile e capace solo di immani sprechi, Acquaroli continua a difenderlo. Gli uffici sono vuoti da mesi, ma il Presidente sostiene che per solo un giorno non c’erano dipendenti, proprio quella volta tutti in missione. Peccato che le foto e i video degli uffici completamente deserti risalgano a vari giorni non consecutivi: sempre tutti in missione? Una scusa inconsistente e risibile.
Sotto l’albero ci sono invece molti tagli. Gli enti gestori di RSA e case di riposo hanno visto tutte le proprie richieste respinte: non ci sarà alcun aumento del contributo regionale nonostante le spese siano lievitate in questi ultimi anni. Una situazione insostenibile e già denunciata a più riprese.
Tutti gli emendamenti proposti dalle opposizioni sono stati bocciati. Per citarne solo due, l’Università per la pace non avrà più i fondi necessari per continuare a operare: una scelta dissennata, in un momento storico segnato da guerre e conflitti si decide di togliere risorse a chi lavora da anni in modo eccellente per costruire una cultura di pace. Bocciato anche l’emendamento per assegnare uno stanziamento di 50 mila euro per la legge su Senigallia città della fotografia: in vista del centenario dalla nascita del più grande fotografo marchigiano di sempre, Mario Giacomelli, non solo non è stata approvata la Proposta di Legge ad hoc (che giace nei polverosi cassetti della I Commissione), ma non vengono nemmeno erogate risorse regionali per celebrare nel modo dovuto questo importante appuntamento culturale.
La Giunta ha preferito elargire finanziamenti senza programmazione e senza alcun tipo di trasparenza per soddisfare questa o quella richiesta puntuale: una tabella E di oltre 300 milioni euro, cifre, queste sì, mai viste prima, erogate senza alcun criterio che non sia quello della fedeltà politica. Moltissime, invece, le leggi regionali approvate nel passato non finanziate o a cui sono state assegnate risorse minime: sono state sacrificate sull’altare dei contributi puntuali la legge per il diritto al divertimento in sicurezza (approvata dopo la tragedia di Corinaldo), per il contrasto al cyberbullismo, alla ludopatia, per la rimozione e lo smaltimento di piccoli quantitativi di rifiuti contenenti amianto. Temi rilevantissimi e di grande impatto sociale trascurati per dare priorità alle richieste di singoli soggetti a scopo elettoralistico.
Ciò che rimane sono i dati, impietosi, certificati nel Documento di Economia e Finanze: crollo dell’export, maglia nera per la crescita del PIL più bassa d’Italia, record nelle chiusure di imprese, crisi aziendali, desertificazione industriale e manifatturiera, lavoro sempre più precario e sottopagato. Una Regione che non può andare avanti così, ma ha bisogno di una scossa per un vero rilancio.
da Maurizio Mangialardi
Consigliere Regionale PD Marche
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