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“Più di 19.000 imprese delle Marche dovranno avere ‘la patente’: serve più tempo”

Confartigianato: "Dal 1° novembre cantieri a rischio sanzioni. Molte aziende non sono ancora riuscite a completare la procedura"

Enrico Mancini

Cantieri a rischio sanzioni, serve più tempo per mettersi in regola. Dal 1° ottobre è entrata in vigore l’obbligo della “patente a crediti” per le imprese e i lavoratori autonomi operanti in cantieri temporanei o mobili.

Se fino al 31 ottobre i requisiti sono autocertificabili, dal 1° novembre occorrerà aver completato la procedura effettuando l’iscrizione al portale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro.

Secondo le stime di Confartigianato Marche sono circa 19.250 le aziende della nostra regione che devono chiedere la patente a crediti, più di 832.000 in Italia
Ma a tutt’oggi, sottolinea Enrico Mancini presidente Anaepa Confartigianato Edilizia Marche, persistono numerose difficoltà in merito all’adempimento dei requisiti per l’ottenimento.

Il problema principale riguarda la tempistica, molto lunga, per l’ottenimento del Durf: domande fatte oltre 20 giorni fa non hanno ancora risposta – ribadisce il Presidente Mancini – In alcuni casi, il suo rilascio alle aziende è subordinato alla presentazione di ulteriore documentazione (per esempio le liquidazioni Iva degli ultimi tre anni) da richiedere ai propri consulenti fiscali già in difficoltà a causa delle scadenze relative al concordato preventivo biennale.

Inoltre non è chiaro come poter ovviare alla problematica relativa a quelle figure professionali che partecipano ai cantieri ma che non hanno l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio, quest’ultimo requisito indispensabile per ottenere la patente.

Per tutte queste ragioni riteniamo indispensabile chiedere al Ministero del Lavoro un posticipo dei termini almeno fino al 30 novembre per la presentazione del DURF oltre che per fornire tutti i chiarimenti necessari per rendere il provvedimento operativo.

I tempi di applicazione della norma, ribadisce il presidente degli edili di Confartigianato Marche Enrico Mancini, sono molto ristretti, la scadenza è troppo ravvicinata. Serve più tempo per adeguarsi e dare alle imprese il tempo necessario anche per non incorrere in errore.

Confartigianato ha chiesto direttamente al Ministero la proroga ed ai Parlamentari marchigiani di intervenire per evitare il blocco delle attività.

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