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Ad Ascoli Piceno il seminario CSR Marche sulla prevenzione del rischio idrico e idrogeologico

Come le attività agricole e forestali possono garantire una più efficace mitigazione e l'adattamento ad eventi climatici estremi

Campi allagati

Si svolgerà ad Ascoli Piceno, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani, venerdì 18 ottobre con inizio alle ore 14.00, il seminario organizzato da Regione e CSR Marche per affrontare il tema della prevenzione del rischio idrico e idrogeologico “Cambiamenti climatici e CSR Marche: prevenzione del rischio idrico e idrogeologico”.

Gli eventi meteorologici estremi, oggi sempre più frequenti, spesso causano pesanti danni a cose e, soprattutto, a persone. È il caso delle piogge, quando a fenomeni di grave carenza d’acqua e conseguente siccità, che determinano la necessità di ridurre i consumi idrici nel settore agricolo utilizzando metodi di irrigazione e di coltivazione che ottimizzano l’uso dell’acqua, si succedono con grande rapidità e violenza, allagamenti e smottamenti.

Un argomento quindi di grande attualità, non circoscritto ai soli addetti ai lavori, che cerca risposte non più dettate dalla logica emergenziale, ma piuttosto ispirate alla prevenzione, alla gestione e alla programmazione, in modo da non farsi trovare impreparati, ma capaci di mettere in atto soluzioni e strategie innovative.

La parola d’ordine è sinergia: partendo dal contributo interdisciplinare offerto da esperti del mondo scientifico, passando per il ruolo che le aziende agricole possono svolgere, fino al coinvolgimento di tutti gli attori del territorio – tecnici, rappresentanti delle istituzioni, esponenti di associazioni e imprese agricole – l’obiettivo è far emergere nuove ipotesi di intervento che potranno trovare un solido alleato nel CSR Marche 23-27.

I lavori, che si svolgeranno nel pomeriggio, saranno aperti dall’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, cui seguirà un intervento di contesto a cura del Dipartimento Infrastrutture Territorio e Protezione Civile. Sarà quindi la volta degli esperti del mondo scientifico con contributi dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Università La Sapienza di Roma e dell’ateneo di Camerino introdotti dalla relazione dei referenti regionali per gli Accordi Agroambientale d’Area, esperienza che rappresenta un importante precedente nella prevenzione del dissesto idrogeologico.

L’obiettivo è verificare come le attività agricole e forestali, adottando nuove strategie di gestione, possano contribuire positivamente a garantire una più efficace mitigazione e l’adattamento ad eventi climatici estremi, mantenendo comunque le attività economiche e produttive sul territorio.

Le risultanze scientifiche emerse nelle attività di ricerca o frutto di esperienze condotte sul territorio regionale potranno generare progetti interdisciplinari in grado di ispirare nuove ipotesi di intervento e strategie innovative, che potranno essere realizzate anche grazie ai fondi del Complemento di Sviluppo Rurale Marche (CSR) 23-27, come già avvenuto per gli Accordi Agroambientali d’Area per la prevenzione del rischio idrogeologico e delle alluvioni, attivati con il precedente PSR Marche 2014- 2022.

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