Giornate FAI d’Autunno 2024: nelle Marche saranno 38 i beni aperti a cura dei volontari
Elenco completo dei luoghi aperti sabato 12 e domenica 13 ottobre e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it
Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS.
Da Nord a Sud della Penisola 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it), grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari del FAI attivi in ogni regione. Partecipare alle Giornate FAI non è solo un’occasione per scoprire e per godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazioneattraverso la missione del FAI; ad ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione.
Le Giornate FAI d’Autunno vedono una speciale partecipazione dei giovani volontari del FAI, organizzati nei Gruppi FAI Giovani che, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione e agli “Apprendisti Ciceroni”, con fantasia ed entusiasmo racconteranno l’Italia in due giorni di festa intitolata alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo del nostro Paese. Un patrimonio che non consiste solo nei grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Nelle Marche 38 i beni aperti in 24 località a cura dei volontari FAI dei singoli presidi territoriali, 6 Delegazioni provinciali, 3 Gruppi FAI, 2 Gruppi FAI Giovani. Parteciperanno alle Giornate FAI nella nostra regione circa 300 volontari e oltre 900 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti.
Tra le tante, le aperture più significative: Palazzo Benincasa ad Ancona e Villa Ghislieri a Cupramontana, Palazzo Capparucci a Fermo, Villa La Quiete o Villa Spada a Treia (questo sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI d’Autunno, beneficiando di fondi europei PNRR – programma parchi e giardini storici). Ancora, la cappella di Villa Marcatili ad Ascoli Piceno, la biblioteca universitaria a Urbino; poi luoghi verdi e pieni di storia come le Saline di Mozzano ad Ascoli Piceno e il parco archeologico naturalistico a Cupra Marittima. E ancora: i luoghi insoliti e curiosi come il cimitero monumentale del Commonwealth ad Ancona, il cimitero ebraico a Senigallia, le tombe illustri a Ostra.
Ingressi per i soli iscritti: Palazzo Benincasa ad Ancona e Palazzo Borgiani a Mergo (An)
Alessandra Stipa, Presidente FAI Marche: “Resto stupita ogni volta dai tanti enti culturali, istituzioni, proprietari di dimore storiche, Comuni, diocesi, cittadini, scuole, docenti, giovani Ciceroni, Pro loco, volontari che si mettono a disposizione per permettere di organizzare le Giornate FAI, ormai appuntamento fisso autunnale e primaverile. La bellezza diffusa italiana raccontata per salvare altri luoghi, i Beni FAI, che crescono di numero: ogni anno altre donazioni, altre richieste di salvare questo o quel bene. Vorremmo accoglierli tutti, ma dobbiamo dosare le forze economiche e di altro genere e ringraziamo tutti i cittadini che visitandoci in questi due giorni, iscrivendosi o donando ci permettono tutto questo immenso lavoro. Stavolta è di scena la grande bellezza di tanti palazzi marchigiani – sono più di 13 – tra palazzi storici, ville e cappelle private, dislocati da nord a sud della regione. Da Palazzo Benincasa ad Ancona a Villa Ghislieri e Palazzo Borgiani di Jesi, da Palazzo Capparucci e Palazzo Falconi a Fermo, a Villa La Quiete, meglio conosciuta come Villa Spada a Treia, fino alla cappella privata di Villa Marcatili ad Ascoli Piceno e tanti altri. Grazie ai tanti privati, al rettore dell’Università di Urbino e al comandante della Caserma del Monte di Pesaro che hanno permesso le aperture dei rispettivi siti. E grazie soprattutto a tutti coloro che ci verranno a trovare in questi giorni, aspettando con pazienza di entrare: un bell’esempio di civiltà”.
Le Giornate FAI d’Autunno sono, con le loro 700 aperture di luoghi solitamente inaccessibili o poco valorizzati in 360 città, un’occasione unica per conoscere le tante sfaccettature del nostro patrimonio culturale e artistico: un viaggio che porterà a conoscere palazzi storici, ville, chiese e collezioni d’arte, ma anche laboratori artigiani, esempi di archeologia industriale e siti produttivi con un programma di itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici, e speciali aperture dedicate alla sostenibilità e alla conoscenza della natura e del paesaggio. Tutto questo è il patrimonio culturale dell’Italia, il “nostro patrimonio”, che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento. A chi desideri partecipare verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività della Fondazione.
Elenco completo dei luoghi visitabili nelle Marche e modalità di partecipazione all’evento su:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=MARCHE
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