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Mangialardi all’assessore Baldelli: “Dichiarazioni sconclusionate e incongruenti”

La replica del consigliere dopo l'attacco alla segretaria PD Elly Schlein: "Sulla sanità invito a riflettere su questi dati..."

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Maurizio Mangialardi

In un comunicato sconclusionato e pieno di incongruenze, l’assessore Baldelli attacca la segretaria nazionale del PD Elly Schlein, mosso da un ormai palese nervosismo che agita tutta la destra marchigiana.

Caro assessore Baldelli, come lei sa benissimo dovendo (almeno in teoria) occuparsi di sanità, non è affatto vero che il governo Meloni ha eliminato il tetto di spesa per l’assunzione del personale medico, ha solo utilizzato parole diverse parlando di “calcolo del fabbisogno”. Non ha nemmeno modificato le leggi che regolano in modo stringente la sanità come il Decreto Balduzzi e non ha nemmeno messo più risorse visto che, come certifica proprio oggi la Fondazione Gimbe, nel 2023 l’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE e in ultima posizione tra quelli del G7. La spesa sanitaria pubblica si attesta a un misero 6,2% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%.

Certamente anche il centrosinistra a livello nazionale e regionale ha commesso alcuni errori nel passato: a partire dal 2012, con la necessità di contenere la spesa pubblica a seguito dei disastri del Governo Berlusconi, ci sono stati tagli, decreti come il n. 70 (Balduzzi) con regole stringenti, carenze nella formazione e assunzione del personale sanitario! So bene anche che nelle Marche abbiamo perso soprattutto sulle questioni relative alla sanità: sono stato il candidato Presidente e ho potuto toccare con mano le conseguenze negative di una condivisione spesso non sufficiente, così come di alcuni errori organizzativi e amministrativi che ci sono stati, è inutile negarlo.

Tuttavia, a un assessore regionale si chiede non di fare analisi storiche né tantomeno di fare la bieca propaganda elettoralistica di una campagna elettorale permanente. Invece, la Giunta Acquaroli ha messo in atto una sciagurata riorganizzazione con cui sono state eliminate l’ASUR e l’Azienda Marche Nord e con cui le Aree Vaste sono state trasformate in AST; ha prodotto uno pseudo Piano Sociosanitario, scatola vuota priva di risorse economiche e dotazione di personale; non ha riaperto nessuno dei 13 piccoli Ospedali come aveva promesso, tranne (guarda caso) il presidio di Pergola, dove Baldelli risiede; non è stata capace di affrontare efficacemente il tema delle liste di attesa; non ha fatto adeguate assunzioni (dove sono i 3000 infermieri che Saltamartini aveva detto che avrebbe contrattualizzato?); non è stata in grado di mettere a terra le ingenti risorse europee del PNRR Sanità, con cantieri che non partono e strutture che, se e quando saranno realizzate, non avranno il personale per funzionare. Eppure, sono passati già 4 anni e non ci sono più alibi, non ci sono più scuse!

Infine, per quanto riguarda il “modello Pesaro”, Baldelli lo giudica fallimentare: non la pensano così i 106 mila elettori che hanno eletto Matteo Ricci europarlamentare. Evidentemente qualcosa di buono come amministratore il Sindaco Ricci l’ha fatto: invito l’assessore a riflettere su questi dati, invece di assumere pose arroganti e fuori luogo.

da Maurizio Mangialardi
Consigliere Regionale PD Marche

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