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“Pronto soccorso in costante affanno, intervenire con nuovi modelli organizzativi”

Rossi (UGL Salute): "Le soluzioni strutturali fin qui messe in campo sono totalmente inefficaci"

Benito Rossi

I pronto soccorso del territorio marchigiano sono in costante affanno” riferisce in una nota Benito Rossi Segretario Regionale UGL  Salute che continua “utenti e operatori sanitari sono in prima linea nella stessa battaglia e non avranno mai pace finché non si andranno a realizzare modelli organizzativi diversi dove gli stessi diventino primi attori”.

“La prevenzione sul territorio e la diversificazione gestionale dei codici di urgenza assegnati diventano fondamentali per agire rapidamente su strutture al collasso. Le soluzioni strutturali fin qui messe in campo sono totalmente inefficaci e richiamare in servizio i medici ultra settantenni, sostenendo spese da capogiro per il tramite di cooperative di gettonisti o offrire qualche euro in più al personale strutturato per turni massacranti non può essere che il viatico ad un ulteriore peggioramento dell’assistenza. Nell’anno 2024 è impensabile assistere ancora a biblici tempi di attesa oltre che alla carenza di posti letto che vengono sostituiti dalle barelle. A ciò aggiungiamo anche la necessità dell’ampliamento della rete territoriale marchigiana in ritardo di attuazione così come carente è l’organizzazione delle potes infermierizzate e delle auto mediche”.

“La scarsa attenzione da parte delle AST è da subito visibile nella mancata consegna delle divise nuove agli operatori del 118 che doveva avvenire prima dell’estate e ancor oggi non è stata effettuata” conclude il sindacalista.

 

da: UGL Salute

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