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Stanziati 54 milioni di euro per il bando “Ricerca e sviluppo per innovare le Marche”

Il presidente Acquaroli: "Una misura importante che genera altrettanti investimenti sul territorio"

Francesco Acquaroli

Qualità degli investimenti, qualificazione professionale del capitale umano e miglioramento del benessere dei lavoratori: sono i punti cardine del bando ‘Ricerca e sviluppo per innovare le Marche’ che destina complessivamente 54,6 milioni di euro di risorse PR FESR 21-27 per progetti di ricerca e sviluppo.

Con il decreto emanato lunedì 1° luglio dalla Regione Marche, 228 imprese (35 grandi e 193 Pmi) già dalle prossime settimane potranno avviare 96 progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale strategici per la competitività del sistema produttivo e la crescita socio-economica delle Marche. I progetti ammessi, che verranno realizzati negli ambiti della Strategia regionale di specializzazione intelligente, riguardano il sistema casa, arredo e ambienti di vita (15), il sistema moda e persona (14), la meccanica ed engineering (36), il sistema agroalimentare (8), i prodotti e servizi per la cultura e l’educazione (6), i prodotti e servizi per la salute (11) e l’economia dei servizi per il turismo (6). Complessivamente le imprese sosterranno 92,5 milioni di euro di investimenti in ricerca e sviluppo.

“Una misura importante che genera altrettanti investimenti sul territorio – così il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – in quello che è un settore nevralgico per lo sviluppo e la competitività del nostro tessuto economico e le nostre imprese”.

“Abbiamo messo in campo risorse importanti per supportare la competitività delle imprese e valorizzare i progetti migliori – afferma Andrea Maria Antonini, assessore allo sviluppo economico – Abbiamo inoltre puntato sullo snellimento delle procedure e sulla riduzione dei tempi per le fasi di verifica della rendicontazione. Mai nessun intervento della Regione Marche ha disposto così tante risorse per incentivare le imprese ad investire in ricerca e sviluppo. Eventuali economie potranno essere utilizzate per lo scorrimento delle graduatorie al fine di soddisfare ulteriori progetti”.

Sono circa 200 le nuove assunzioni di personale qualificato previste (ricercatori, dottorati, apprendisti in alta formazione e ricerca, laureati e tecnici specializzati) che condurranno attività di analisi, progettazione, test e prototipazione per lo sviluppo di processi, prodotti e servizi innovativi. Circa un quarto delle imprese, durante la realizzazione dei progetti, introdurrà iniziative volte a migliorare il benessere dei lavoratori principalmente agevolando la flessibilità dell’orario di lavoro, sostenendo il reddito del dipendente e l’assistenza sanitaria del dipendente e della sua famiglia.

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