Giorno del Ricordo, l’intervento del Presidente del Consiglio regionale Latini
"Una pagina della storia che l’Italia unita condanna senza riserva alcuna"
“Una tragedia nazionale, testimonianza della brutale violazione dei principi di libertà, del rispetto dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli. Una pagina della storia che l’Italia unita condanna senza riserva alcuna”.
Lo dice il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, avviando la seduta aperta dedicata al “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati e della complessa vicenda del confine orientale.
Anche questa volta Latini decide di rivolgersi soprattutto ai giovani, sottolineando come tutte le iniziative messe in campo siano “preziose occasioni per riflettere su un passato che alcuni vorrebbero coprire, nascondere, mettere da parte e che invece siamo, oggi più che mai, chiamati a ricordare, volgendo non solo lo sguardo, ma anche il nostro cuore, al presente e ai tanti genocidi della storia e al pericolo attuale e concreto di un’escalation di odio incontrollato”.
Come si può agire per contrastare questo stato di cose? La risposta del Presidente indica di partire “dalle piccole azioni concrete di tutti i giorni, che richiedono tolleranza, rispetto e accettazione. A scuola, in famiglia, con i colleghi, con gli amici, quando si fa sport. In qualunque nostra attività dovremo sempre confrontarci con l’altro scegliendo il rispetto e non l’affronto, l’accettazione e non l’emarginazione. Lo dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi”.
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