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Ciccioli (FdI): “La sanità marchigiana ancora una volta sopra la media nazionale”

Il consigliere regionale commenta i dati rilasciati dalla Fondazione Gimbe riguardo la percentuale di infermieri nelle Marche

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Carlo Ciccioli

“Un dato che incoraggia, ma francamente rappresenta solo una base di partenza per fare meglio. E l’implementazione del nuovo Piano Socio Sanitario e i fondi della Missione Salute del Pnrr per le Marche contribuiranno ad aumentare la sanità in modo capillare in tutti i territori”. Questo il commento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, componente della IV Commissione permanente ‘Sanità’, Carlo Ciccioli, in merito ai dati del monitoraggio relativo allo stato di avanzamento della Missione Salute del Pnrr della Fondazione Gimbe.

“Dai dati emerge una positività che colloca le Marche al di sopra della media nazionale per numero di infermieri ogni mille abitanti. Nella nostra Regione sono 5,69, la media italiana si attesta a 5,06%. Questo in risposta agli attacchi strumentali di tutti coloro che tifano perché la sanità regionale – seppur con molte criticità ereditate dalla passata gestione a firma Pd, e certamente dallo stop all’erogazione di quasi tutti i servizi per la pandemia da Covid-19 – non riesca a soddisfare in tempi celeri la richiesta proveniente dagli utenti.

Per quel che riguarda le Case della Salute, Centrali Operative Territoriali e Ospedali di Comunità, siamo in stato di avanzamento più che buono per centrare tutti gli obiettivi. Un’ulteriore spinta propulsiva verrà certamente dai target compresi nel Piano Socio Sanitario approvato 2023-2025 approvato da soli 6 mesi che favorisce ed implementa una sanità diffusa e capillare, così come i prossimi atti aziendali degli Enti sanitari, avvicinando i servizi a tutti i marchigiani a prescindere dal luogo di residenza. Un Piano che contribuirà ad elevare la specializzazione del personale e delle strutture, decongestionando i Pronto soccorso e proponendo un’integrazione più equilibrata e meno sfavorevole per il pubblico con il privato. E che ci aiuterà a raggiungere il traguardo 2026 di presa in carico di almeno il 10% della popolazione over 65 in Assistenza Domiciliare”, aumentando il dato dagli attuali 22.768”, conclude Ciccioli.

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