Nelle Marche “Nuove strade, percorsi sicuri”: 6,5 milioni di euro per Comuni e Province
Due bandi approvati. Baldelli: "Continua il progetto sicurezza della Regione. Fondi da destinare al miglioramento della rete stradale"
“Con i bandi ‘Nuove strade, percorsi sicuri’, la Giunta Acquaroli conferma di essere al fianco di Comuni e Province per realizzare interventi moderni, sicuri e funzionali alla nostra visione complessiva delle infrastrutture.
In poco più di 30 mesi abbiamo erogato a Comuni e Province più di 90 milioni di euro per la sicurezza stradale, il benessere delle persone e la qualità dei progetti. Una visione orientate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica e finalizzata, non solo a migliorare la rete stradale esistente, ma anche a creare nuovi percorsi per i cittadini e i turisti che continuano a visitare i nostri borghi e le nostre città. Le infrastrutture rafforzano la filiera istituzionale e rappresentano la pre-condizione per uno sviluppo basato sui principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.
È il commento dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli a seguito dell’approvazione, da parte della Giunta regionale, dei criteri e delle modalità per la concessione di contributi a favore dei Comuni (5,3 milioni di euro) e delle Province (1,2 milioni di euro) per la progettazione e realizzazione di interventi infrastrutturali finalizzati al miglioramento della rete stradale. Un passo importante che precede la prossima pubblicazione dei bandi che definiranno i termini e le modalità per la presentazione delle istanze.
Continua Baldelli: “Migliorare la rete stradale esistente, realizzare nuove strade, incroci, marciapiedi e corsie dedicate, attraversamenti, sotto e sovrappassi per pedoni, bici, ma anche animali. Migliorare la sicurezza per chi circola con i mezzi a due e quattro ruote o passeggia lungo le strade dei piccoli centri e nei quartieri delle città più grandi. Puntare su opere infrastrutturali orientate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con particolare attenzione alla cosiddetta ‘utenza debole’. Questi gli obiettivi dei due prossimi bandi della Regione Marche, del valore complessivo di 6,5 milioni di euro, destinati a Comuni e Province per progettare e realizzare interventi infrastrutturali nei propri territori di riferimento”.
In particolare, verranno concessi contributi per investimenti in opere infrastrutturali quali: nuove strade o messa in sicurezza di strade esistenti, percorsi pedonali e ciclabili; sistemazioni di intersezioni esistenti o realizzazione di nuove intersezioni; realizzazione di marciapiedi e corsie specializzate per specifiche tipologie di veicoli; realizzazione di attraversamenti, sovrappassi o sottopassi per l’attraversamento in sicurezza delle strade per le persone, gli animali ed i veicoli.
Per i Comuni, il bando dedicato richiede un cofinanziamento di almeno il 30% del costo complessivo previsto per quelli con meno di 5.000 abitanti e del 15% per tutti gli altri, mentre il tetto massimo del contributo concedibile da parte della Regione Marche è fissato a 300mila euro. Le eventuali economie per minori spese potranno essere utilizzate per diminuire o azzerare la quota di cofinanziamento.
Il bando dedicato alle Province, segue in linea di massima gli stessi criteri, con alcune specificità. In particolare, prevede una compartecipazione del 30% del costo complessivo dell’intervento, per un contributo massimo concedibile pari a 400mila euro. Inoltre, si dà priorità agli interventi che migliorino l’accessibilità a siti di interesse culturale, storico, artistico e archeologico, nell’ottica di consolidare sempre di più il binomio turismo e infrastrutture.
“Elemento fondamentale comune a entrambi i bandi – conclude l’assessore Baldelli – è che alla data di presentazione dell’istanza per l’accesso al contributo, gli Enti richiedenti dovranno aver approvato almeno il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica, e in presenza di un progetto esecutivo la premialità riservata è maggiore. L’Assessorato alle Infrastrutture continua a spingere per una maggiore diffusione della cultura del progetto, necessaria per farsi trovare sempre pronti a cogliere le opportunità che ci si presentano di fronte e a realizzare opere partendo da un livello progettuale in fase avanzata”.
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