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GDF, operazione “Doppio Gioco”: smantellato traffico internazionale di droga nelle Marche

Eseguiti 12 arresti e sequestrati beni per oltre un milione di euro

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Operazione Doppio Gioco - Cocaina e hashish trasportate nel doppiofondo di un'auto

Maxi operazione antidroga coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha portato all’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 cittadini italiani e albanesi.

L’operazione, che coinvolge le province di Ancona, Fermo, Macerata, Pesaro-Urbino e Frosinone, oltre che Albania, Belgio e Spagna, ha visto la partecipazione di 100 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, con il supporto di altri reparti territoriali del corpo e delle polizie albanesi, belghe e spagnole.

L’indagine ha preso avvio nel 2020 e ha smascherato una compagine criminale ben strutturata con base operativa nelle Marche e ramificazioni in tutto il territorio nazionale ed europeo. La rete, composta principalmente da cittadini italiani e albanesi, era dedita all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina e hashish, utilizzando autovetture con doppiofondo. I vertici dell’organizzazione si trovavano a Porto Sant’Elpidio e si muovevano anche su Civitanova Marche, mentre due albanesi residenti a Montemarciano gestivano gli approvvigionamenti e le consegne della droga agli spacciatori. I corrieri, un’altra coppia albanese, facevano viaggi regolari verso il Nord Europa, principalmente Belgio e Olanda, per caricare la droga e trasportarla in Italia.

Nonostante la pandemia da Covid-19, l’attività criminale è proseguita, rallentata solo dai controlli alle frontiere. Durante le indagini sono stati arrestati 8 corrieri e sequestrati oltre 50 kg di cocaina, 5 autovetture con doppiofondo e ricostruiti traffici per circa 700 kg di droga, per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro. In totale, sono state eseguite 12 misure di custodia cautelare in carcere e deferiti alla magistratura 22 soggetti.

L’operazione ha evidenziato una significativa sproporzione tra i beni posseduti dagli indagati e le loro capacità reddituali, portando al sequestro preventivo di autovetture, beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

L’investigazione e l’operazione sono state supportate dalla Rete @ON finanziata dall’UE (Progetto ISF4@ON), con la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) come Project Leader. La cooperazione internazionale ha giocato un ruolo determinante, con il contributo della Polizia Criminale albanese, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana, della Polizia Nazionale spagnola e della Polizia Federale belga.

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