Puntuale come ogni anno, sabato 17 giugno torna il Marche Pride
Dopo Ancona e Pesaro, edizione 2023 a Civitanova Marche
Al grido “È il cuore che insiste”, slogan di questa nuova edizione, il 17 giugno 2023 la manifestazione che ha già visto diversi eventi preparatori in diverse province marchigiane, inizierà alle ore 10.30 con la consueta conferenza stampa che si terrà presso la Sala comunale Enrico Cecchetti (presso la Biblioteca cittadina) ed a seguire verrà presentato il progetto “WelcHome – Life gets better together” di Cooperazione Internazionale Italia-Albania promosso da Osservatorio di Genere Macerata in collaborazione con Arcigay Comunitas Ancona e Streha Center (Tirana).
Tutte le attività del mattino saranno accompagnate dallìinterpretariato LIS, così gli interventi al termine del corteo pomeridiano.
Nel pomeriggio l’appuntamento è alle ore 16.30 presso il piazzale antistante lo Stadio comunale con la partenza del corteo prevista per le 17.30.
Il corteo sfilerà per Viale Vittorio Veneto accompagnato da musiche, striscioni, cartelloni e tanto colore, per giungere alla meta finale, il Varco sul Mare. Lì si terranno interventi politici ed artistici fino alle 20:00 con a seguire il party ufficiale alla Croce del Sud.
Ancora una volta scendiamo in strada, nello spazio pubblico, per rivendicare la nostra stessa esistenza e tutti i diritti che ancora non ci vengono riconosciuti.
Invitiamo la comunità LGBTQIA+ e la cittadinanza tutta a partecipare e a fare di questa giornata un momento non solo di festa ma anche di lotta politica a favore della libertà e dellìautodeterminazione di tutt*.
Purtroppo una parte della politica cittadina di Civitanova Marche ha di recente rilasciato una dichiarazione confusa sui principi che muovono la nostra manifestazione. Nel dettaglio ci terremo a chiarire in modo netto che noi non invitiamo la gente a contravvenire la legge e ad avvalersi della gestazione per altri (questo il nome corretto di questa pratica) in Italia, noi chiediamo al legislatore di non porre alcun veto su una discussione senz’altro delicata ma che non va in alcun modo chiusa a priori.
Numerosi paesi vedono la gestazione per altri normata in modo approfondito; tra questi: Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Spagna.
In che modo promuovere un percorso di riflessione su questo tema sarebbe pericoloso o contro la democrazia? Vogliamo dire che gli altri paesi citati siano pericolosi, arretrati o meno democratici?
Ci terremmo inoltre a ricordare che la gestazione per altri è praticata in gran parte da coppie eterosessuali e solo in minoranza da coppie omosessuali. Per quale motivo quindi questo tipo di sollecitazione arriva proprio in riferimento al Marche Pride? Ci sono motivazioni non dette?
Nessuno di noi però può comunque accettare questo indirizzo politico che mira ad annullare totalmente la libertà di ogni persona di decidere cosa fare del proprio corpo, anche qualora le altre persone non siano dìaccordo.
Quello che chiediamo è che venga garantito il pieno diritto allìautodeterminazione di ogni persona.
Di questo ed altro, parleremo al Marche Pride 2023 a Civitanova Marche il 17 giugno 2023.
Per qualsiasi ulteriore informazione sul Marche Pride 2023 e sul come partecipare è sempre possibile visitare il nostro sito www.marchepride.it o i nostri canali social.
Di seguito il manifesto politico del Marche Pride 2023:
Marche Pride 2023 – È il cuore che insiste
Nel 1981 la grande cantante France Gall cantava una canzone scritta per lei da suo marito Michel Berger: “Résiste”.
Nel ritornello troviamo la frase “Résiste / Suis ton coeur que insiste”.
La musica come lìarte tutta non smette mai di ispirarci e non smette di dar voce alle minoranze discriminate e a chi combatte in favore dei diritti umani.
Questìanno in Francia le manifestazioni contro lìinnalzamento dellìetà pensionabile intersezionalmente al movimento ecologista hanno una loro canzone “Planète Brulée”.
In tutto il mondo occidentale il conservatorismo e il capitalismo con i colpi di coda di un sistema che non funziona più spingono la loro marcia retorica reazionaria contro i diritti delle donne, della comunità LGBTQIA+*, delle persone migranti e non solo.
Dagli Stati Uniti con le leggi contro i percorsi per lìaffermazione di genere delle persone trans* e contro lìarte drag, allìUngheria che vuole cancellare lìesistenza pubblica della comunità queer al movimento terf che porta avanti un femminismo da salotto borghese che esclude le donne trans* e la possibilità di autodeterminarsi da parte di tutte le donne.
LìItalia con la sua Prima Presidente del Consiglio donna non fa eccezione.
Tra tentativi di introdurre la capacità giuridica del feto e gli attacchi alle famiglie arcobaleno sfruttando le Procure nel tentativo di escludere giuridicamente il genitore non biologico dai documenti.
Senza dimenticare il tentativo di rendere la GPA (gestazione per altr*) un reato universale senza promuovere nessun tipo di confronto serio sul tema e il mettere in discussione il rilascio della protezione umanitaria per le persone migranti queer che lasciano il proprio Paese in quanto perseguite come criminali sulla base di leggi retrograde o socialmente emarginati con violenze che rimangono impunite.
Vogliamo rispondere a tutti questi attacchi andando nelle piazze con i nostri corpi, le nostre storie e la nostra fiducia nei valori della libertà e dellìautodeterminazione di ogni persona.
Noi vogliamo tutto. E non indietreggiamo di un passo.
Vogliamo una legge contro lìomolesbobitransfobia ed una completa educazione sessuale ed affettiva nelle scuole per prevenire i fenomeni violenti che interessano la nostra comunità.
Vogliamo il matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso con eguali diritti genitoriali, in particolare la stepchild adoption e lìadozione.
Vogliamo un confronto sulla GPA (Gestazione per altr*) e la PMA (Procreazione medicalmente assistita) guardando alle legislazioni estere che le permettono così da poter costruire un percorso propositivo per giungere ad unìintroduzione anche nel nostro ordinamento, assicurando garanzie e tutele a tutte le parti coinvolte. Chiediamo di avviare un confronto su questi temi sia per le coppie dello stesso sesso che per le persone single.
Il Marche Pride sostiene le azioni legali che hanno portato Molto + di 194 – Rete femminista Marche assieme a tante altre associazioni a diffidare la Regione Marche per non aver adottato le linee di indirizzo del Ministero della Salute intorno lìutilizzo della pillola RU486 per lìaborto farmacologico.
Di fatto chi guida la Regione sta tentando di rendere più difficile lìaccesso allìaborto alle donne ed a tutte le altre persone gestanti.
Lìaborto è un diritto ed abbiamo tutta lìintenzione di difenderlo.
Sentiamo lìesigenza di sensibilizzare la società civile e le Istituzioni affinché venga colmato il vuoto di servizi dedicati alle persone Trans*.
La legge 164 del 1982 è datata e ormai inadeguata.
Essa non consente lìautodeterminazione di tutte le persone Trans* ed è fortemente discriminatoria per le persone non binarie e intersessuali.
Chiediamo, perciò, che lìiter burocratico relativo alla rettifica dei documenti divenga una mera procedura amministrativa, così che ciascun* veda riconosciuto il proprio diritto ad esistere nel genere di elezione.
Chiediamo che i percorsi di affermazione di genere vengano seguiti, in ambito sanitario, gratuitamente e da strutture pubbliche.
Chiediamo lìaccesso gratuito agli ormoni. Chiediamo, inoltre, che il personale medico sia preparato ad accogliere e tutelare al
meglio la salute e il benessere delle persone Trans* sia medicalizzate che non.
È giunto il momento di chiedere con maggiore forza il diritto allìautodeterminazione, il diritto ad esistere nellìidentità che ogni persona sente come propria e a vederla riconosciuta giuridicamente, fisicamente e socialmente, superando la dicotomia maschile/femminile.
Chiediamo che venga garantito il diritto al lavoro e ad un reddito che permetta una qualità di vita consona e soddisfacente.
Abbiamo bisogno di veder riconosciute le carriere alias nelle scuole e nel mondo del lavoro e riteniamo indispensabile che la società civile venga adeguatamente informata e formata al fine di superare ogni tipo di discriminazione e di stereotipo.
Aspiriamo ad una società che non discrimini, che non voglia regolare i corpi e calpestare i diritti, nella quale le lotte per un progetto comune siano condivise da tutt*.
Vogliamo una società che guardi al non binarismo non con sospetto ma come una risorsa preziosa, capace di liberarci dallìetero-cis-patriarcato e da una mentalità che troppo spesso divide e genera violenza, procurando nocumento ad ogni corpo, trans* e cis, incatenato in continue performance di genere.
Desideriamo un mondo che rigetti la rigidità degli stereotipi di genere, spesso tossici e opprimenti, che incatenano corpi e menti a ruoli prestabiliti e ne limitano la libertà di espressione; un mondo che lasci spazio ad empatia e rispetto reciproco, nel quale si possa imparare ad aprirsi e ad accogliere tutto ciò che esce dai binari come parte dellìesperienza umana.
La lotta allìabilismo contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio nei confronti delle persone con disabilità, è per noi una priorità, oltre allìabbattimento delle barriere architettoniche e culturali che spesso impediscono alle persone con disabilità di vivere pienamente la propria vita.
Devono essere garantite e tutelate le persone con disabilità per quanto riguarda il diritto ad avere una vita indipendente per acquisire autodeterminazione e piena inclusione sociale, per abbattere ogni forma di istituzionalizzazione che spesso ghettizza la persona con disabilità in contesti isolati come le strutture residenziali.
Vogliamo che le persone con disabilità abbiano la possibilità di esprimere liberamente il proprio corpo e il proprio orientamento sessuale, perché molto spesso subiscono doppie discriminazioni che portano la persona ad avere difficoltà relazionali e psico emotive.
Chiediamo di istituire anche in Italia, la figura dellìassistente sessuale per le persone con disabilità (O.E.A.S. Operatore allìemotività, allìaffettività e alla sessualità) che attraverso la sua professionalità supporta le persone con disabilità nello sperimentare lìerotismo e la sessualità.
Persone format* da un punto di vista teorico e psico-corporeo sui temi della sessualità che permette di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria e/o psichico/cognitiva a vivere unìesperienza erotica, sensuale e/o sessuale.
È una nostra priorità per garantire libertà di scelta alla persona con disabilità che altrimenti potrebbe vivere in maniera difficoltosa questo aspetto importante per ogni essere umano.
Manifestiamo per la fine di tutte le guerre con grande rispetto per lìautodeterminazione dei popoli riconoscendo il diritto di difendersi ed invitando le parti in causa in ogni guerra a trovare soluzioni pacifiche di risoluzioni dei conflitti.
Per parafrasare anche questìanno Karl Popper: non si possono tollerare gli intolleranti. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad effetti devastanti del cambiamento climatico, con fenomeni meteorologici sempre più estremi.
Nel maggio del 2023 più alluvioni hanno colpito la nostra Regione e lìEmilia Romagna.
Esprimiamo tutto il nostro supporto alle famiglie che hanno perso affetti ed a chi ha subito danni fisici, psicologici ed economici.
Sappiamo quanto tutto ciò sia responsabilità dellìinquinamento antropico e anche noi lottiamo per rendere i nostri comportamenti ecologicamente sostenibili per garantire un futuro vivibile alle nuove generazioni.
In questo 2023 abbiamo scelto di continuare a portare avanti la nostra battaglia per i diritti umani, civili e sociali, e di sottolineare lìimportanza dei desideri e del piacere. Vogliamo rimarcare il diritto a realizzare i nostri desideri, alla possibilità di scegliere quello che meglio riteniamo adatto a noi stess* nella vita.
Il diritto alla possibilità è lìumana libertà.
Resistiamo perché, appunto, è il cuore che insiste.
Questìanno la giornata conclusiva del Marche Pride sarà a Civitanova Marche il 17 giugno. Il nostro è un Pride che ha lìambizione di rappresentare istanze regionali e vuole farlo muovendosi allìinterno della nostra Regione: così dopo una prima edizione nel 2019 ad Ancona, quella online nel pieno della pandemia da COVID19 nel 2020, quella stanziale ad Ancona nel 2021 ed essere ritornat* nello spazio pubblico a Pesaro nel 2022, questìanno ci spostiamo in provincia di Macerata.
Il Marche Pride è itinerante ed il corteo finale sarà come sempre anticipato da diversi eventi preparatori.
In questo documento e nella prassi della nostra lotta politica continuiamo a praticare la libertà ed il diritto allìautodeterminazione anche tramite lìutilizzo di un linguaggio ampio, atto a scardinare il binarismo di genere della nostra cultura.
Le varie soluzioni adottate, dallìuso dellìasterisco allo schwa fino allìutilizzo della desinenza –u sono tutte delle “prove pratiche” e non delle regole imposte. È il tempo della scoperta e del confronto. Ognun* ha il diritto di essere rappresentat* come vuole.
Anche questìanno la nostra battaglia si caratterizza per essere fortemente intersezionale, intenzionata a valorizzare le differenze e invitare al dialogo per costruire un Mondo più equo e più giusto.
Lo facciamo perché è quello in cui crediamo: è il cuore che insiste!
dagli organizzatori
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