Maltempo, sopralluogo di Acquaroli nelle zone più colpite del nord delle Marche
Il presidente della regione ha incontrato amministrazioni comunali e tecnici per fare il punto sui danni
Nella giornata di venerdì 19 maggio il presidente della Regione ha visitato le zone più colpite dal maltempo nel nord delle Marche.
I Comuni raggiunti sono stati Gabicce, Monte Grimano Terme, Sassocorvaro Auditore e Pesaro, nei quali ha incontrato le amministrazioni comunali e i tecnici per fare il punto di ricognizione delle conseguenze della pioggia e degli allagamenti nei giorni scorsi.
“Superata la fase strettamente emergenziale andiamo alla conta dei danni – ha detto Acquaroli incontrando i giornalisti a Pesaro –. Ci sono numerosi smottamenti e frane, va ripristinata la viabilità e vanno rimessi in sicurezza i luoghi più colpiti. Oggi per fortuna il tempo è più clemente e questo ci consente di fare una prima ricognizione complessiva, i cui risultati verranno trasmessi poi alla Protezione Civile Nazionale e al Ministero. I dati andranno a sostegno della richiesta già inviata dello stato di emergenza per poi poter mettere mano immediatamente agli interventi di somma urgenza a partire da strade e infrastrutture.
Purtroppo – ha continuato Acquaroli – stiamo registrando in tutto il Paese delle criticità che si stanno ripetendo a cadenza ravvicinata. Sicuramente precipitazioni così abbondanti in poco tempo mettono in crisi i territori. D’altra parte un approccio legislativo ideologico utilizzato nella gestione dei fiumi e della pulizia degli alvei, negli anni ha portato ad una normativa molto restrittiva che oggi può apparire come un limite ad una migliore manutenzione ordinaria e straordinaria e messa in sicurezza del territorio. In questa occasione comunque, nella nostra regione possiamo dire che i fiumi principali hanno tenuto.
Quello che è andato in crisi è stato il reticolo inferiore dei corsi d’acqua minore. Si è aggiunto poi il tema degli smottamenti e delle frane che hanno creato molte difficoltà in particolar modo nel pesarese e nel fermano. Viviamo in un territorio di montagne che attraverso strette valli degradano in colline che scivolano sul mare, posti bellissimi ma fragili, che vanno curati con attenzione e non possiamo assolutamente abbassare la guardia utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione. Rinnovo il ringraziamento ai Sindaci, ai Prefetti, alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, ai corpi del Soccorso, ai volontari e a tutti coloro che hanno dato un contributo nei soccorsi alla popolazione e che si stanno impegnando per il ripristino dei luoghi”.
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