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Oltre 70 chili tra fave e carciofi per portare verdura di prima scelta alle famiglie in difficoltà

Un modo per i detenuti del carcere di Barcaglione di dare una mano alla comunità con i prodotti dell'orto

Oltre 70 chili tra fave e carciofi per portare verdura di prima scelta alle famiglie in difficoltà.

Un modo per i detenuti del carcere di Barcaglione di dare una mano alla comunità con i prodotti dell’orto che vengono coltivati nell’ambito del progetto sociale dell’azienda agricola interna all’istituto di pena. La consegna è avvenuta questa mattina quando al Mercato Dorico si sono affacciati Antonio Carletti, presidente di Federpensionati Coldiretti Ancona e tutor dell’orto, e Sandro Marozzi, l’agronomo del Barcaglione.

Non è la prima volta che i detenuti donano le eccedenze per dare sollievo al prossimo. Tra le mura della struttura carceraria sono circa 60 i reclusi che partecipano ai lavori agricoli. Sul colle che guarda Ancona si coltivano frutta e verdura, si producono olio extravergine di oliva dall’oliveto e miele dalle arnie, si allevano 20 pecore per la produzione di carne e formaggi e di recente sono stati inseriti animali di bassa corte tra cui anche la Gallina Ancona, biodiversità riconosciuta da Campagna Amica come Sigillo. Un modo, per i detenuti, di restituire alla società qualcosa di concreto e ricostruirsi un percorso di socialità.

Da

Coldiretti Marche

Redazione Marche Notizie
Pubblicato Giovedì 11 maggio, 2023 
alle ore 11:25
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