Ad Ancona si parla di denatalità
Mercoledì 19 aprile
“Gli Effetti Della Denatalità sulla Crescita Economica e sulla Sostenibilità del Sistema Sociale – Dati Statistici e Rappresentazione sui Media nella Regione Marche” è il titolo del seminario formativo organizzato dall’Associazione dei Comuni delle Marche e dal Forum delle Associazioni Familiari delle Marche con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti che assegna 4 crediti formativi alla partecipazione degli iscritti.
L’evento è in programma mercoledì 19 aprile dalle ore 9 nell’Auditorium di Domus Stella Maris a Torrette di Ancona.
L’evento segue l’incontro “I Comuni e la Regione a sostegno della natalità” organizzato lo scorso 14 gennaio dagli stessi Anci Marche e Forum delle Associazioni Familiari Marche dopo gli “Stati Generali della Natalità” del 2021, che ha acceso i riflettori su un tema che va affrontato trovando soluzioni concrete. A seguito dell’evento è stato anche sottoscritto un protocollo presentato al Consiglio Nazionale dell’Anci e approvato all’unanimità che definisce una serie di azioni a contrasto della denatalità e delle sue cause, prevedendo momenti formativi di approfondimento e di confronto.
Il programma prevede i saluti introduttivi di Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona e Presidente di Anci Marche, Franco Elisei, Presidente Ordine Giornalisti Marche, Marcello Bedeschi, Coordinatore Nazionale Direttori e Segretari delle ANCI Regionali, Paolo Perticaroli, Presidente Forum Famiglie Marche.
L’incontro è organizzato in due sessioni ed è moderato da Fabio Lo Savio, Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa Anci Marche. La prima sessione sul tema “Dati di qualità per decisioni informate” prevede una prima lezione dal titolo “Dati economici, sociali e demografici: verso un approccio integrato” a cura di Stefano Menghinello, Direttore DVSE, Istat ed una seconda lezione divisa in due parti, la prima sul tema “Denatalità e invecchiamento nelle Marche: attualità e previsioni” e la seconda “La rappresentazione del fenomeno sui media locali: una panoramica” a cura di Roberta Palmieri, Dirigente Istat, U.T. area Nord Est (Marche, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia). La seconda sessione prevede le riflessioni e gli approfondimenti di S.Em.za Card. Edoardo Menichelli, Assistente Nazionale A.I.M.C., Adriano Bordignon, Presidente Nazionale Forum Famiglie e Letizia Perticaroli, Sindaca di Serra De’ Conti, Delegato Anci.
I dati che emergono dagli indicatori demografici dell’Istituto nazionale di statistica sono molto chiari: la natalità in Italia è al minimo storico, e la mortalità resta ancora elevata: meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti. Nel 2022 i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia delle 400mila unità, attestandosi a 393mila. Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrate dal 2019 in avanti. Questa diminuzione è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesano molto il calo dimensionale e il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni). Meno nati in Italia, dunque, e più anziani ma anche meno residenti. Secondo gli indicatori demografici diffusi dall’Istat la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente, per una riduzione pari al 3 per cento.
Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione della popolazione, ma con un’intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5‰), sia soprattutto al 2020 (-6,7‰), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014.
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