Consiglio delle Marche celebra Carlo Urbani. Primo aprile inaugurazione del museo
Seduta aperta avviata dal Presidente Dino Latini con partecipazione del figlio Tommaso e del sindaco di Castelplanio, Fabio Badiali
Consiglio regionale in seduta aperta per la “Giornata Carlo Urbani”, istituita con legge regionale nel 2020 in ricordo della figura del medico, originario di Castelplanio, che per primo riuscì a isolare la Sars di cui rimase vittima nel 2003.
“Siamo qui riuniti per celebrare – ha evidenziato il Presidente del Consiglio Dino Latini – la memoria di Carlo Urbani, scomparso ormai da 20 anni. Figura straordinaria ed emblematica della lotta alle disuguaglianze, delle azioni di contrasto alla diffusione delle pandemie, nonché della solidarietà internazionale in campo sanitario. Dobbiamo ricordare l’umanità di Carlo Urbani, affinché la sua vita e i suoi valori siano modello e paradigma per tutti noi, che abbiamo il compito di fare meglio e di fare bene, e per le nuove generazioni”.
L’appuntamento si è aperto con la proiezione del video della canzone “Carlo Cuor di Coraggio”, eseguita dai bambini dell’Istituto comprensivo di Falerone di Fermo, scritta e musicata da Roberto Vespasiani, dirigente dell’Ufficio di Ambito Territoriale di Macerata Usr Marche, e ispirata al libro per ragazzi di Francesco Vintrici “Carlo Cuor di Coraggio” dedicato allo stesso Urbani.
Intervenendo nel corso dell’appuntamento il sindaco di Castelplanio, Fabio Badiali, ha annunciato l’inaugurazione, sabato primo aprile, del museo “Carlo Urbani”, “uno strumento per valorizzare – ha spiegato – il legame del grande medico con il territorio, con le sue radici”.
Tommaso Urbani, figlio del medico e presidente dell’associazione italiana a lui dedicata, ha sottolineato l’importanza di garantire l’accesso alla salute a tutti e della lotta alle malattie dimenticate. “Sono solo alcune delle delle azioni portate avanti da mio padre – ha detto – che è stato un continuo esempio per tantissimi, medici, esperti del settore per la sua competenza professionale, ma soprattutto per la sua umanità. Le sue battaglie, più attuali che mai, e i suoi messaggi devono servirci per guidarci e spronarci ancora di più” .
Contributi anche di Fulvio Borromei, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi Odontoiatri della provincia di Ancona (“un medico impegnato a curare gli ultimi della terra, per lui curare era una vocazione”), e di Maria Rita Mazzoccanti, direttore dell’unità operativa complessa Cure Anziani Hospice – Ast Macerata (“le sue più grandi passioni: essere medico, essere padre, marito e figlio”). In collegamento da remoto anche il ricordo di Massimo Clementi, professore emerito di Microbiologia e Virologia dell’Università San Raffaele di Milano (“una personalità ricchissima di valori, ma capace di coinvolgere, di curare anche solo con le parole”).
Conclusioni affidate al Presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, che ha parlato dell’impegno ed abnegazione di Urbani tant’è che “la sua impronta è ancora oggi forte e viva”. Acquaroli ha poi evidenziato il legame con la sua terra “sempre forte, anche quando progetti internazionali l’hanno portato lontano”. Presenti negli spazi dedicati al pubblico dell’Aula consiliare due classi dell’Istituto comprensivo di Sant’Elpidio a Mare che partecipano al premio giornalistico “Carlo Urbani”.
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