Nel 2022 nelle Marche cinque arresti e 17 denunce per pedopornografia online
Sicurezza cibernetica: da Polizia Postale e delle Comunicazioni il resoconto. Risultati su fronte truffe, terrorismo, reati contro persone
Nel 2022, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Marche di Ancona è stato impegnato nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.
La Squadra di contrasto alla pedopornografia online del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Marche di Ancona ha monitorato 166 spazi web rilevandone 25 con contenuti illeciti, ha trattato 7 casi a seguito di denunce ed altri 21 a seguito di segnalazioni da associazioni.
Nel corso delle 16 perquisizioni eseguite sono stati sequestrati 6.000 gigabyte di supporti informatici contenenti immagini e video di natura pedopornografica.
Le indagini hanno portato all’arresto di 5 persone ed alla denuncia di altri 17 soggetti.
Tra le indagini più significative condotte direttamente dalla Squadra di contrasto alla pedopornografia online, si segnalano le seguenti attività:
– Nell’ambito di una vasta operazione a livello nazionale, a seguito di perquisizione delegata dall’A.G. procedente, personale di questo Centro Operativo traeva in arresto un soggetto di nazionalità italiana residente a Montemarciano (AN),trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pedo-pornografico, costituito da varie centinaia di foto detenute all’interno dei supporti sequestrati al medesimo, ritraenti soggetti minori in età inequivocabilmente preadolescenziale in espliciti atteggiamenti osceni o erotici ovvero nel compimento di atti sessuali.
– da una segnalazione presentata da un organismo internazionale nasceva un’attività di indagine coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Centro Nazionale per il Contrasto alla pedo-pornografia Online. L’attività investigativa, condotta da personale della Sezione di Pesaro unitamente a personale di questo Centro Operativo, ha portato ad identificare ed arrestare un soggetto di nazionalità italiana residente a Mondolfo (PU), vistosi destinatario di un provvedimento di perquisizione, emesso dall’A.G. procedente, per i reati previsti dagli artt. 600 ter e 600 quater c.p.. Nel corso dell’attività, all’interno dei dispositivi in uso al medesimo, venivano rinvenuti 35 immagini e 584 video di natura inequivocabilmente pedo-pornografica ritraenti soggetti minori tra i 6 e i 10 anni coinvolti in atti sessuali con adulti. Dette risultanze unitamente all’attuale e concreto pericolo della reiterazione della condotta, motivavano gli operatori ad effettuare l’arresto.
– da una denuncia per un cd. “Codice Rosso” raccolta dal paritetico Centro Operativo Campano nasceva un’ attività investigativa coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, C.N.C.P.O.. L’attività di perquisizione delegata dall’A.G. competente, ha permesso di trarre in arresto un uomo di 53 anni, residente a Senigallia (AN), per la detenzione, nel suo pc, di oltre 2500 files tra immagini e video pedo-pornografici, contenuti all’interno di un vero e proprio archivio digitale, composto da cartelle organizzate e catalogate per genere. Da qui, vista l’ingente quantità, la qualità e le modalità di catalogazione del materiale rinvenuto, gli operatori di questo Centro Operativo hanno proceduto ad effettuare l’arresto in flagranza del soggetto.
– Da una segnalazione di un organismo internazionale scaturiva un’indagine, coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Centro Nazionale per il Contrasto alla pedo-pornografia Online e inizialmente condotta dal Centro Operativo di Roma, che veniva sviluppata da questo Centro Operativo. Sulla base delle indagini, l’A.G. dorica delegava una perquisizione che permetteva al personale di questo C.O.S.C., coadiuvato da personale della Sezione di Ascoli Piceno, di arrestare un uomo di 54 anni, residente a Massignano (AP), per la detenzione, nei dispositivi informatici in suo possesso, di oltre 4000 files tra immagini e video pedo-pornografici, archiviati in maniera precisa e puntuale. Il personale operante, vista l’ingente quantità, la qualità e le modalità di archiviazione del materiale rinvenuto, procedeva ad effettuare l’arresto in flagranza del soggetto.
– dalla segnalazione presentata da un organismo internazionale traeva origine un’indagine, coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Centro Nazionale per il Contrasto alla pedo-pornografia Online. L’attività investigativa condotta da personale di questo Centro Operativo ha portato ad identificare ed arrestare un soggetto di nazionalità italiana residente a Tolentino (MC), vistosi destinatario di un provvedimento di perquisizione, emesso dall’A.G. procedente. Nel corso dell’attività, all’interno dei dispositivi in uso al medesimo, venivano rinvenuti oltre 31000 files contenenti immagini e video di natura inequivocabilmente pedo-pornografica ritraenti soggetti minori tra i 6 e i 13 anni coinvolti in atti sessuali con adulti e tra loro. Dette risultanze unitamente all’attuale e concreto pericolo della reiterazione della condotta, motivavano gli operatori ad effettuare l’arresto.
Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, la P.G. del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ha trattato in totale 139 casi. Le indagini hanno permesso di denunciare in stato di libertà 34 soggetti.
Le indagini riguardanti il fenomeno delle truffe online in materia di e-commerce, ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito l’individuazione di 62 autori deferiti all’A.G. con un danno per gli acquirenti di 100.000 euro.
Sono stati trattati 65 casi di investimenti online per trading e criptovalute con un danno per gli investitori di oltre 1.600.000 euro.
Una decina di casi hanno riguardato truffe perpetrate mediante la simulazione di mail aziendali causando un illecito profitto, per i truffatori, di oltre 700.000 euro.
Oltre un centinaio sono stati i casi trattati per illecito utilizzo di credenziali di carte di credito per un danno di quasi 300.000 euro.
– il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Ancona, coordinato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha aderito all’Operazione denominata “Pangea XV” che il Segretariato Generale Interpol di Lione ha organizzato nell’ambito dell’“Illicit Goods and Global health Programme” il cui obiettivo strategico è il contrasto al commercio online di farmaci contraffatti ed illegali, con particolare riferimento a quelli utilizzati per la cura del virus Sars Co2 – Covid 19. E’ stata effettuata una significativa azione di monitoraggio della rete grazie alla quale sono stati individuati numerosi siti dediti all’attività illecita oggetto di indagine. Le risultanze investigative hanno consentito di ottenere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona un decreto di sequestro preventivo in relazione al reato di cui all’art 445 c.p. (somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica), 112 quater 1 e 147 D.L.G 24 aprile 2006 nr. 219, notificato agli Internet Service Provider nazionali, che ha permesso di oscurare 43 siti, rendendoli irraggiungibili dall’Italia, così da interrompere la vendita, sul territorio nazionale, di farmaci non autorizzati.
Per quanto riguarda il settore della cybersicurezza ed in particolare la protezione delle strutture convenzionate considerate Infrastrutture Critiche Regionali, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ad attacchi e minacce aventi per obiettivo le infrastrutture sensibili di interesse nazionale (pubbliche e private), il N.O.S.C. di questo Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – nell’ambito del complessivo Sistema Informativo Nazionale per il Contrasto al Cyber Crime, ha gestito:
– 7 attacchi informatici significativi nei confronti di servizi informatici relativi a sistemi istituzionali, infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, grandi imprese;
– ha diramato 1085 alert di sicurezza riferibili a minacce per sistemi informatici/telematici forniti dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche;
Nel settore del financial cybercrime si registrano, per il 2022, ben 108 attacchi informatici ai sistemi finanziari, per un ammontare complessivo di circa 77.000 euro sottratti illecitamente mediante complesse frodi telematiche, 30.000 euro dei quali recuperati a seguito dell’attivazione tempestiva della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Nell’ambito del contrasto al fenomeno del c.d. cyberterrorismo, ed in generale dell’estremismo in rete, gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. La sezione Cyberterrorismo del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, nel corso dell’anno ha svolto attività di monitoraggio del WEB/SOCIAL NETWORK nei confronti di soggetti appartenenti alla matrice Anarchica, Jihadista, Movimentista e Politica. L’attività di monitoraggio passivo ha prodotto 28 Segnalazioni al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e alle Digos presenti sul territorio di cui 11 hanno permesso di attenzionare soggetti particolarmente attivi nel Web.
Di rilievo infine l’attività sviluppata dagli Uffici di Specialità per la tutela e la sicurezza dei servizi postali, nell’ambito della convenzione con il partner Poste Italiane: oltre 525 le pattuglie impiegate nel corso dell’anno a tutela dei servizi erogati da Poste Italiane per oltre 6294 controlli.
Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto ai giovani, la Specialità ha promosso la IX edizione del progetto “Una Vita da Social”, campagna itinerante grazie alla quale sino ad oggi sono stati raggiunti oltre 5254 studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 450 genitori, 209 insegnanti per un totale di 49 Istituti scolastici.
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