La creatività delle Marche alla Biennale di Venezia
Grazie alla progettualità di Amat in Europa
Prosegue a pieno ritmo la progettualità dell’AMAT – circuito multidisciplinare di teatro, danza, musica e circo contemporaneo presieduto da Piero Celani e diretto da Gilberto Santini – in campo europeo, a conferma della capacità dell’ente marchigiano di realizzare nuovi progetti in un’ottica di grande attualità che non si limita ai confini nazionali e regionali e che permette di beneficiare di quelli che vengono definiti “fondi europei”, risorse fondamentali per la crescita di tutto il territorio.
Proprio in questi giorni, fino al 19 novembre, è in atto a Venezia in un prestigioso contesto come quello della Biennale Sessions (in occasione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia Arte) l’ultima fase del progetto UpCreate (progetto biennale 2021-2022 – Erasmus+), di cui AMAT è partner per l’Italia, che vede 10 giovani vincitori delle call provenienti da tutti i paesi lavorare insieme per una settimana. A guidare il lavoro è il gruppo marchigiano 7-8 chili, a conferma del sostegno che l’AMAT offre alla creatività marchigiana, attraverso una serie di workshop che esplorano nuove strategie di coinvolgimento del pubblico più giovane, attraverso l’utilizzo di temi e strumenti non convenzionali. Il risultato del lavoro sarà pubblicamente condiviso sabato 19 novembre alle ore 13 presso l’Arsenale e sul sito di progetto www.up-create.eu.
Il progetto UpCreate, con capofila l’Università di Aalborg (Danimarca), è partito nel 2021 e ha coinvolto cinque istituzioni culturali che rappresentano altrettante discipline artistiche più un soggetto che lavora nella ristorazione al suo massimo livello: Musi e Gallerie di Ljubljana (Slovenia), Art Museums Skagen (Danimarca), Einar Jónsson Museum (Islanda), ARGE Gustav Mahler Festival di Steinbach (Austria) e Alchemist Taste Lab (Danimarca). Ogni partner ha scelto di lavorare su un tema e ha promosso una call per invitare i giovani del paese di riferimento, tra i 18 e i 25 anni, ad indagarne le possibili connessioni con il cibo. Se il partner austriaco ha chiesto ai partecipanti di comporre una sinfonia ispirata al dolce preferito di Mahler e il museo dedicato allo scultore Einar Jónsson (partner islandese) ha creato una competizione di sculture di pane, AMAT, nel campo delle arti performative, ha promosso un concorso per la scrittura di storie ispirate da un ricordo, un odore, un sapore legato al cibo. I tre autori marchigiani selezionati (Erik Pollini di Pesaro, Vladislav Gaspari di Fabriano e Francesca Persichini di Porto Sant’Elpidio) hanno avuto la possibilità di trasformare il proprio testo in una performance e di confrontarsi poi con un pubblico, andando in scena a Pesaro nell’aprile 2022.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Marche Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!