Coldiretti Marche con la presidente Gardoni a Senigallia per l’incontro “Il territorio a tavola”
All'Istituto Panzini sono in corso gli Stati generali dell'enogastronomia e del turismo
La filiera corta e i prodotti dell’agricoltura come biglietto da visita per raccontare il territorio. Gli agricoltori sono tra i migliori alleati degli operatori del turismo e di questo si parlerà mercoledì 19 ottobre, dalle 15 alle 16, al PalaPanzini di Senigallia nel corso de “Il territorio a tavola”.
Alla tavola rotonda, organizzata nell’ambito degli Stati generali dell’enogastronomia e del turismo, prenderà parte anche la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni.
Proprio la Coldiretti è uno dei partner di questo evento che vede anche partecipare diverse aziende agricole socie alle prese con quello che a tutti gli effetti è un expo visitabile per tutta la settimana dalle 08.30 alle 18 con assaggi guidati e workshop. Coldiretti, attraverso i mercati di Campagna Amica, presente anche con uno stand istituzionale al quale partecipano gli stessi studenti, è anche sponsor della grande cena di gala conclusiva dell’evento. Un modo per essere vicina ai futuri operatori del turismo e per far comprendere loro l’importanza di valorizzare il territorio e i prodotti della tradizione Made in Italy che il mondo ci invidia.
“Nella nostra regione – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – circa il 40% degli agriturismi propone degustazioni ai propri ospiti e secondo un’indagine condotta dalla nostra organizzazione con l’istituto Ixé, quasi sei italiani su dieci (58%) in vacanza visitano frantoi, malghe e cantine per acquistare prodotti locali del territorio direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola”.
Ma quanto pesa l’agroalimentare nella scelta che il turista fa per la meta dei suoi viaggi? Secondo Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio oltre un viaggiatore su cinque sceglie le Marche per i suoi paesaggi naturali, il 16% per i prodotti tipici locali (4 punti in più rispetto alla media italiana) e c’è anche un 4% che cerca la ristorazione di eccellenza.
da Coldiretti Marche
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