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Il 16 ottobre si celebra la Giornata mondiale dedicata alla rianimazione cardiopolmonare

L'assessore Saltamartini: "La Regione si sta adoperando per aumentare i corsi BLSD e il numero dei defibrillatori"

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Nel 2021 nelle Marche si sono registrate 1671 morti cardiache improvvise: un trend in crescita se si pensa che nel 2020 erano state 1462, e l’anno prima 1104.

La morte cardiaca improvvisa (SCD) è il termine medico per indicare una morte inaspettata che si verifica per cause di origine cardiaca entro un’ora dall’insorgenza dei sintomi. Il 16 ottobre è la giornata mondiale dedicata alla rianimazione cardiopolmonare.

“Ho partecipato ad un convegno, Morte Cardiaca Improvvisa e dintorni con il patrocinio dell’Università di Macerata qualche giorno fa – ha detto l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – e molto interesse rivestono gli eventi drammatici di Morte Improvvisa in giovani atleti apparentemente sani, spesso asintomatici. Importante è la presenza e l’utilizzo di defibrillatori, specie quelli automatici, che ormai devono essere presenti anche in palestre, supermercati, persino luoghi di culto, e per la così detta Legge del Buon Samaritano approvata nel 2021 ciascuno può utilizzarli senza commettere reato, anche perché le istruzioni si trovano sugli apparecchi. La regione si sta adoperando per aumentare i corsi BLSD (Basic Life Support Defibrillation ) e il numero dei defibrillatori, ma stiamo lavorando anche ad una App che incroci i defibrillatori presenti e le persone formate al loro utilizzo, perché questi fenomeni statisticamente colpiscono una persona su 1000”.

Nelle Marche ci sono 1290 DAE (Defibrillatori Automatici Esterni) mappati: 394 in provincia di Ancona, 257 nel pesarese, 212 nel maceratese, 199 nel fermano e 228 nell’ascolano. Dal 2018 ad oggi sono stati organizzati con la regione 3797 corsi e ci sono 35166 soggetti che sono stati autorizzati all’uso del DAE. Solo nel 2021 sono stati fatti 897 corsi e 355 retraining, e sono state autorizzate all’uso 8717 persone, mentre 2948 hanno fatto il retraining.

E’ stato dimostrato che un tempestivo intervento con compressioni toraciche e l’uso del defibrillatore prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso migliora gli esiti di salute di cittadini vittime di arresto cardiaco. “Prima della fine dell’anno – annuncia Saltamartini – approveremo la progettualità preliminare per la APP per smartphone in grado di mappare i defibrillatori presenti incrociandoli con i cittadini (First Responders) disposti a intervenire grazie alla contestuale geolocalizzazione del DAE più vicino, esattamente come accade in Emilia Romagna”.

Inoltre il programma “Comunità attive”, inserito nel Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 è dedicato alla promozione dell’attività fisica, anche in ambito scolastico, che è riconosciuta efficace nella prevenzione di numerose patologie.

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