Marche, 180 mila i casi di influenza stagionale registrati
Il picco si è verificato a fine gennaio, con oltre 40.500 casi. La regione è tra le più colpite in Italia
Le Marche risultano tra le regioni italiane più colpite dall’influenza stagionale, con il maggior numero dei casi segnalati nella popolazione infantile. Attualmente il numero dei malati sta diminuendo.
Il dato emerge dalle rilevazioni epidemiologiche curate dall’Agenzia sanitaria regionale attraverso i “Medici sentinella” della rete Influnet (sorveglianza epidemiologica della sindrome influenzale, coordinata dall’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con le Regioni). Nelle Marche la rete è costituita da 27 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, che aderiscono volontariamente e segnalano, settimanalmente, i casi di sospetta influenza riscontrati tra i loro assistiti. L’incidenza viene espressa come numero di sindromi influenzali per mille assistiti a settimana. Il picco dell’epidemia si è avuto nella quarta settimana del 2015 (dal 19 al 25 gennaio), con un numero di casi percentualmente superiore alla media nazionale.
Nelle Marche, il picco è stato raggiunto con un lieve anticipo su quello nazionale, con oltre 40.500 casi nella settimana dal 19 al 25 gennaio. Complessivamente la stima delle persone fino a ora ammalate segnala 180 mila casi.
Rispetto alle precedenti curve epidemiche (a parte quella della pandemia influenzale 2009-2010), l’incidenza 2015, stimata da Influnet, risulta superiore agli anni scorsi.
Il monitoraggio della situazione epidemiologica viene inoltre ampliato attraverso una “rete sentinella” dei pronto soccorso: le Marche aderiscono con quello dell’Azienda ospedaliera-universitaria Ospedali riuniti di Ancona. Il dato di sintesi registrato segnala un aumento degli accessi per sindrome respiratoria febbrile, con la soglia di allerta – per la fascia infantile – raggiunta tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015, in leggero anticipo rispetto al picco stimato da Influnet, mentre non si è superata la soglia di allerta per la popolazione ultra 65enne. La rilevazione di questi giorni evidenzia, invece, un decremento degli accessi monitorati.
“I dati raccolti, oltre che significativi, da un punto di vista epidemiologico, sottolineano l’importanza delle vaccinazioni come modalità efficace per prevenire le malattie influenzali – afferma l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Le vicende relative ai lotti di vaccino sequestrati e poi riammessi non hanno certo aiutato a concludere, nel migliore dei modi, la campagna di prevenzione. È stata registrata una riduzione delle coperture vaccinali che ha subito destato timori. Sapevamo, dunque, che l’ondata epidemica, quest’anno, sarebbe stata pesante e così è accaduto. Ora guardiamo con maggiore fiducia alla prossima stagione, coscienti che i nostri dipartimenti di Prevenzione e i relativi Servizi vaccinali continueranno a operare come hanno sempre fatto, con il massimo rigore, a tutela della salute pubblica”.
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