E’ “Perdersi” il tema del Festival Le Parole della Montagna numero 13
Presentata l'edizione 2022. Appuntamento a Smerillo, coinvolti anche i territori di Montefalcone Appennino e Monteleone di Fermo
Smerillo al centro della scena culturale regionale e non solo. Dal 13 al 17 luglio 2022, torna il Festival Le Parole della Montagna, una manifestazione che continua a far parlare di sé. Il programma è stato illustrato a Palazzo Raffaello nel corso di una conferenza stampa.
Nel più piccolo borgo della provincia di Fermo, dove regnano i silenzi e dove tutto è ricondotto all’essenziale, infatti, è un semplice gruppo di amici, non organizzati strutturalmente, ma mossi solamente dall’amore per la cultura ed ispirati dal desiderio di condividere un pensiero, a concepire un programma particolarmente ricco e diverso dai soliti cliché.
Complice l’ambientazione nel piccolo borgo, con l’armonia dei suoi panorami e con il contatto diretto con la natura, dove l’anima si nutre di silenzi e dell’accoglienza discreta della gente, il Festival da oramai 13 edizioni, lascia risuonare le parole semplici ed essenziali della montagna, che parlano all’Uomo in cerca della propria vetta interiore.
Sulla parola messa a tema quest’anno “Perdersi”, il Festival – reso possibile anche grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno – prova a fare il punto sulla situazione odierna.
In questi ultimi mesi, infatti, la situazione pandemica prima e la guerra poi, ci hanno fatto sperimentare un senso di smarrimento. I punti di riferimento sociali, culturali, politici ed economici si sono assottigliati fino a scomparire. La distanza fisica è diventata relazionale, abbiamo perso di vista l’altro e forse Dio, facciamo fatica a orientarci nella quotidianità. Il Festival vuole provare a porsi come bussola di pensiero, alla ricerca di coordinate da cercare in un dibattito culturale di elevata qualità.
Forte dell’esperienza positiva dello scorso anno, il Festival coinvolge ancora una volta i comuni di Montefalcone App.no, e Monteleone di Fermo, con i quali condivide gli ideali, il silenzio, la bellezza dei piccoli borghi. Si sono già svolte le due anteprime nei comuni partner con un sold out a tutti gli eventi.
“Prosegue un percorso importante – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Giorgia Latini – . Smerillo con il suo Festival è stato un borgo precursore nella sfida di organizzare eventi in luoghi non facilmente raggiungibili. Una sfida vinta che oggi vede anche il coinvolgimento di altri borghi vicini in una rete culturale che vuole far conoscere le radici di questi luoghi e l’identità di queste comunità. Lo stesso obiettivo che si è prefissa la Regione Marche con la legge per la valorizzazione dei borghi e il Festival Marchestorie. Insieme a tutta la giunta guidata dal presidente Acquaroli stiamo concentrando azioni e risorse su questo tema perché crediamo fortemente nel rilancio del nostro splendido entroterra, scrigno prezioso di arte, storia, cultura e tradizione incastonato in uno scenario naturale unico”.
Molto soddisfatto il Sindaco Antonio Vallesi: “Il Festival è diventato il fiore all’occhiello del nostro Comune – ha detto –. Abbiamo trasformato la criticità dell’essere piccoli in punto di forza, siamo convinti che il valore aggiunto del Festival sia proprio quel nulla che Smerillo offre. Da oramai 13 anni, Smerillo accoglie un turismo culturale, con ospiti provenienti da tutta Italia, un simbolo di crescita molto importante dopo gli anni di Covid e la guerra che incombe sull’Europa.”
“Il momento storico che stiamo vivendo ci ha portato ad indagare la parola Perdersi – ha spiegato Simonetta Paradisi direttrice artistica del Festival –.Non ci vuole molto a “perdersi”, più complesso è ritrovare la via. O magari perdersi è la condizione necessaria per ritrovarsi, in termini filosofici. Come in un labirinto proveremo a cercare una uscita, attraverso le riflessioni dei tanti ospiti illustri. La manifestazione è resa possibile anche grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che ha deliberato un impegno economico di 5.000 euro per affrontare le spese di realizzazione dell’evento”.
Fra gli ospiti più attesi, dopo Paolo Crepet e il campione paralimpico Andrea Lanfri, il geografo Franco Michieli, la scrittrice Valeria Tron, l’attore e regista Giorgio Felicetti, che hanno arricchito le anteprime a Monteleone di Fermo e a Montefalcone Appennino, arriveranno a Smerillo, il conduttore Rai Domenico Iannacone, Alex Txikon uno degli alpinisti più forti del momento, lo scrittore e professore Enrico Galiano per uno spaccato sullo stato attuale della scuola, il filosofo Massimo Donà che dialogherà con il poeta Davide Rondoni sui poeti maledetti e musicisti rock che si sono “persi” ma che ci hanno consegnato grandi capolavori, l’economista Stefano Zamagni che ragionerà sulle prospettive di un’economia sostenibile che conduca fuori dal labirinto in cui siamo infilati, il più grande esperto di mistica Marco Vannini, lo scrittore Massimo Calvi giornalista ed editorialista dell’Avvenire, e tutti gli altri protagonisti di grande spessore culturale. Ad illuminare il sabato sera ci saranno il brio e l’ironia di Riccardo Rossi con il suo spettacolo “Così Rossi che più Rossi non si può”. La fotografa e documentarista Monika Bulaj chiuderà la kermesse con un momento dedicato all’arte e alla spiritualità da sempre immancabili nel Festival. Tutti gli eventi sono gratuiti. Tornano l’Agorà Poetica e il Festival dei Bambini con l’Orienteering nel bosco e uno spettacolo dedicato a grandi e piccini, nonché tutti i laboratori esperienziali e le escursioni organizzate dal Cai sul tema del Perdersi.
Il programma completo è visitabile sul sito www.leparoledellamontagna.it
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