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Maltempo, Paola Giorgi sugli interventi della Regione a difesa della costa

L'assessore fa il punto sulla situazione: "Solo ora lo Stato si accorge che l'Italia è una penisola"

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Paola Giorgi

Una strategia di difesa costiera, una programmazione reale quella che mette in campo la Regione, che si scontra con i mali dei tempi, assolutamente da superare, con un conto salato di mancata pianificazione urbanistica e sfruttamento economico del territorio senza attenzione alle conseguenze“.

Ma soprattutto che si scontra con una latitanza dello Stato sia in termini di programmazione che di risorse finanziarie. Un mese fa sono state convocate al ministero dell’ Ambiente le Regioni costiere per iniziare un percorso che porti alla realizzazione di un piano nazionale di gestione costiera. Tradotto: lo Stato si accorge solo ora che l’Italia è una penisola“.

L’assessore alla Difesa della costa, Paola Giorgi, a seguito delle criticità dovute al maltempo che ha colpito duramente il territorio marchigiano, fa il punto della situazione e le misure adottate dalla Regione.

Sono in corso, ricorda Giorgi, “interventi strutturali di difesa della costa sul litorale marchigiano per circa 12 milioni di euro (Gabicce, Fano, Falconara, Porto Recanati, Potenza Picena), la definizione e approvazione (l’atto è ora vigente) in soli 10 mesi della Variante al Piano della Costa con l’individuazione di interventi idonei a fronteggiare i fenomeni erosivi a carattere di estrema urgenza dislocati in sette punti del litorale marchigiano, (Fano, Montemarciano, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche e Fermo) oltre l’avvio dell’iter tecnico – amministrativo per due ulteriori interventi (Grottammare e Porto Sant’ Elpidio) con caratteristiche differenziate rispetto ai precedenti contenuti nella variante. Un accordo con RFI Rete Ferroviaria Italiana (che è stato approvato nel corso della Giunta odierna) in merito all’integrazione e al mantenimento delle opere destinate alla difesa costiera funzionali anche alla protezione della linea ferroviaria adriatica che saranno realizzate con la compartecipazione economica di RFI. L’accordo, oltre ad un importante impatto economico ha un forte valore di programmazione in quanto, grazie al lavoro congiunto degli ultimi mesi dell’assessorato regionale e di RFI, sono già stati individuati gli interventi di difesa comune i più urgenti dei quali sono già inseriti nella variante al Piano della Costa“.

Al fine di ottimizzare le risorse, continua l’assessore, “va anche segnalato il comune intervento pensato con l’Emilia Romagna e l’Abruzzo che prevede l’individuazione di depositi di sabbia a mare da utilizzare per le opere di ripascimento. La progettazione è all’attenzione del ministero per il necessario finanziamento. E se di finanziamento si parla occorre ricordare la scelta della Giunta Regionale di inserire nella programmazione comunitaria 14/20 nel FESR specifiche risorse destinate ad interventi di difesa della costa che saranno disponibili già nel corso del 2015 (scelta che, va ricordato, venne messa in discussione dalla commissione consiliare in fase di approvazione del POR). Sempre in tema di programmazione, a dicembre 2014 è iniziato l’iter di aggiornamento del Piano Integrato di Gestione Costiera, già modificato con urgenza dalla variante di cui sopra, messo in atto dalla Regione Marche nel 2005 e che, dopo dieci anni va rivalutato anche a fronte dei mutamenti climatici che hanno causato mareggiate di intensità e frequenza drammaticamente superiore rispetto anche al passato più prossimo“.

Il Piano, così come redatto nel 2005, non ha potuto esprimere interamente la sua validità a causa della progressiva scarsità delle risorse, contenziosi sempre più frequenti con le ditte appaltatrici, risorse regionali trasferite e spese solo in parte o con tempi differiti, interventi eseguiti solo parzialmente, concessioni validate senza il rispetto dei necessari tempi di stabilizzazione degli interventi, principalmente quelli di ripascimento. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato anche al superamento di questi fattori negativi risolvendo due contenziosi su altrettanti interventi Montemarciano e Potenza Picena, quest’ultimo, gestito direttamente dalla Regione, nuovamente in corso. Abbiamo segnalato un possibile abuso su un’opera di difesa realizzata in maniera difforme rispetto al progetto validato dalla Regione e che ha causato erosione: abuso confermato dalla magistratura competente e di cui è stato ordinato il ripristino in maniera conforme al progetto“.

Da affrontare anche il tema della localizzazione degli stabilimenti balneari che devono essere messi in situazione di sicurezza con responsabilità anche iniziando a parlare di delocalizzazione, tema che a mio avviso dovrà essere contemplato nell’aggiornamento del Piano della Costa anche alla luce delle recenti direttive e protocolli europei (protocollo del Mediterraneo, Direttiva Alluvioni, Proposta di Direttiva sulla gestione integrale delle aree costiere) e che presenta esempi positivi da prendere a riferimento“.

Commenti
Ci sono 2 commenti
fabrizio 2015-02-16 18:21:26
Gentile Assessore, sono dell'avviso che la legalità non può essere un optional nel palazzo della Regione Marche per cui, visto che avrebbe segnalato un possibile abuso su un’opera di difesa realizzata in maniera difforme rispetto al progetto validato dalla Regione e che ha causato erosione, perché non accerta anche il motivo per cui i progettisti dell'ampliamento del Porto canale di Senigallia avrebbero a suo tempo dichiarato, nella relazione integrativa di tale progetto, che "la Regione aveva in corso di realizzazione le vasche di espansione nella parte mediana del bacino del Misa che avrebbero contribuito a ridurre i colmi di piena"? Attendiamo fiduciosi Sue notizie, perché la verità è che quell'opera non era mai stata iniziata.
leotex 2015-02-17 12:57:58
Quando posizioneranno le scogliere emerse orizzontali davanti al litorale di Marina di Montemarciano, vedremo che brutta fine farà il litorale da Marzocchetta al molo di Levante.
Mi auguro di sbagliarmi.
Leonardo Maria Conti
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