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Bonus pc: dalla Regione Marche un aiuto a 3.700 famiglie

L'assessore all'Istruzione Giorgia Latini: "Vogliamo una scuola in presenza ma non lasciamo sole le famiglie in difficoltà"

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Laptop, computer - Fonte: Pikrepo Autore: Unknown

La Regione Marche ha messo in campo un intervento di 2,5 milioni di euro per l’acquisto di PC, per famiglie, residenti nelle Marche, aventi reddito inferiore ad euro 18 mila euro ed almeno un figlio iscritto a scuole che vanno dalle primarie all’università.

Il contributo singolo previsto è pari a 600 euro per l’acquisto di PC portatili e 570 euro per l’acquisto di PC fissi. Ad oggi sono stati acquistati e rimborsati i contributi per l’acquisto di PC a 3.700 famiglie. Si tratta di una misura di ausilio alle famiglie residenti nelle Marche, nelle quali vi siano uno o più figli che frequentano scuola o università che, a causa del riacutizzarsi della diffusione del virus, sono state di nuovo costrette ad attivare la didattica a distanza, grazie all’ausilio di piattaforme informatiche.

“Molte famiglie – commenta l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latinisi sono trovate in difficoltà, specie quelle più numerose, di fronte alla necessità di dotare i propri figli di personal computer aggiornati, performanti e adatti allo scopo. Per venire incontro a tale esigenza, la Regione Marche ha emanato un avviso pubblico prevedendo uno stanziamento di 2.500.000 euro del Fondo Sociale Europeo”.

“Certamente – prosegue l’assessore – la posizione che ho espresso in diverse occasione è in favore della didattica in presenza, tuttavia, viste le regole previste per le scuole, serve dare un aiuto alle famiglie in difficoltà. Aggiungo che nell’ultima settimana il numero delle classi in quarantena ha subito una lieve ma incoraggiante flessione se si considera che soltanto una settimana prima avevamo registrato un raddoppio. Siamo passati da 645 classi in quarantena a 630, che rappresentano il 6% delle classi complessivamente presenti in regione, ovvero 10.464″.

I ragazzi che hanno beneficiato del contributo, grazie ad un supporto informatico più adeguato potranno seguire con maggior attenzione e profitto le lezioni (tanti sono gli studenti costretti a seguire le lezioni con lo smartphone) e il sistema di istruzione trarrà beneficio da questo adeguamento dei mezzi.

“Crediamo – conclude l’assessore Latini – che questo sia uno dei passi importanti che consentirà il passaggio dalla semplice didattica a distanza alla didattica digitale integrata (DDI) che davvero potrà far fare un salto di qualità al nostro sistema formativo anche quando, e speriamo accada presto, il coronavirus sarà definitivamente sconfitto.”

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