La Regione Marche interviene sul prezzario regionale
Accolta richiesta di Coldiretti dopo l'aumento del costo delle materie prime
Accolta la richiesta di Coldiretti di intervenire sul prezzario regionale alla luce dell’aumento del costo delle materie prime innescato dalla crisi Covid.
La Regione Marche ha rideterminato i valori di riferimento dei prezzi medi non considerando le aliquote di sconto che di norma vengono invece seguite: il 20% sulle attrezzature zootecniche e il 12% su quelle enologiche. In pratica gli agricoltori che si trovano in questo periodo a presentare le domande di sostegno nell’ambito del Psr 2014-2020 rischiavano di trovarsi dei rimborsi troppo bassi rispetto all’aumento tendenziale dei prezzi che si sta registrando negli ultimi tempi. Il provvedimento è temporaneo.
Durerà sei mesi.
“Un grande risultato – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – perché protegge gli agricoltori dalle speculazioni che, dopo gli aumenti di ferro e acciaio, vedono più esposti proprio la zootecnica e la viticoltura”. Il prezzario regionale è datato 2018. Al termine dei sei mesi di emergenza prezzi sarà nuovamente aggiornato.
Da
Coldiretti Marche
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