Al via la campagna Blue Crowdfunding per liberare le acque marchigiane dalla plastica
Presentata a Fano 'Mare Circolare' l'iniziativa unica in Italia con i testimonial Giobbe Covatta e Moreno Cedroni
“Partecipa a Blue Crowdfunding, aiutaci a pulire il mare. Il mare uno è!”: con questo appello rivolto dai testimonial Giobbe Covatta e Moreno Cedroni, parte la raccolta di fondi Blue Crowdfunding ‘Mare Circolare’ (www.marecircolare.it) e la campagna di comunicazione per liberare il mare dalla plastica, tutelare la fauna ittica e la filiera alimentare.
“Una campagna di raccolta fondi civica, unica nel suo genere, che invita la sensibilità collettiva in un progetto concreto, innovativo e di sensibilizzazione di cui la Regione va particolarmente fiera” ha detto il vicepresidente Mirco Carloni alla presentazione di lancio che si è tenuta questa mattina a Fano, davanti al mare. “Sono orgoglioso di questo progetto che ci pone a pieno titolo in una dimensione di immagine e visibilità internazionale e che può essere di esempio su come intervenire effettivamente per lasciare i nostri mari meglio di come li abbiamo trovati”.
L’iniziativa pilota Mare Circolare è stata selezionata con procedura pubblica nell’ambito del progetto BLUE CROWDFUNDING, finanziato alla Regione Marche – con assistenza tecnica di SVIM – ora SVEM, dal Programma di Cooperazione Territoriale Europea “Interreg Mediterraneo 2014-2020”.
Da lunedì 27 settembre e per i prossimi 60 giorni, si potrà sostenere Mare Circolare attraverso donazioni in denaro e contribuire alle azioni di bonifica e pulizia dei mari in quelle zone e fasce costiere a ridosso di centri urbani marchigiani di interesse turistico. L’obiettivo è rimuovere gli elementi inquinanti, la plastica in primis, favorendo la salubrità marina, funzionale alla salvaguardia della filiera ittica e della catena alimentare.
Mare Circolare è promosso dalla Garbage Group, realtà marchigiana innovativa che da oltre 60 anni si prende cura e protegge l’ambiente marino e vede la partecipazione di partner scientifici come il CNR – IRBIM di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche. Al loro fianco il mondo dell’associazionismo, ambientale, quello della scuola e dell’educazione ambientale. Le aree di intervento dell’iniziativa saranno: Fano, Senigallia, Riviera del Conero e Civitanova Marche.
“Sperimenteremo da oggi una nuova formula di finanziamento alternativo dal basso, il civic crowdfunding – ha aggiunto il vicepresidente Carloni – con il fine ultimo di sviluppare un’attività i cui benefici ricadano sull’intera comunità. L’ambizione del progetto è quella di integrare l’utilizzo dei fondi pubblici per l’innovazione con la metodologia della raccolta fondi – crowdfunding – per finanziare, testare e convalidare prodotti e servizi innovativi nell’ambito della Crescita Blu, in particolare dell’Economia Ittica – Pesca ed Acquacoltura. Il tema proposto, la plastica in mare legata alla filiera alimentare, interroga ognuno di noi ed è una priorità legata alla tutela ambientale, all’educazione, alla salubrità e qualità dei nostri prodotti ittici, fino all’offerta turistica regionale che punta sulle eccellenze enogastronomiche”.
“Ad oggi – ha sottolineato Gianmauro Melis, Amministratore Unico di SVIM – sono già numerose le attività espletate da SVIM che hanno coinvolto sul territorio i diversi stakeholder pubblici e privati di riferimento nel settore Economia Ittica in modalità concertata e formativa per individuare le potenzialità di utilizzo del crowdfunding e le sinergie con forme di finanziamento pubblico europeo. E’ proprio questa capacità di SVIM- ora SVEM, di interagire con le Istituzione Europee e con i partner che da anni collaborano in progetti di valore comunitario, ad aver permesso l’arrivo di questo progetto nelle Marche e quindi la messa a terra di una sperimentazione innovativa come quella della campagna di crowdfunding civico – raccolta fondi a beneficio della sostenibilità ambientale e della pulizia del nostro mare”.
“Con Mare Circolare il Sistema Pelikan è al servizio di tutti i cittadini – ha detto Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – noi con le nostre imbarcazioni e professionalità, il supporto scientifico di CNR – IRBIM e Università Politecnica delle Marche ed esponenti della società civile, del mondo dell’associazionismo e della scuola, porteremo con questa iniziativa un risultato tangibile nelle aree marine e costiere dove interverremo. E’ una partita importante, ma insieme riusciremo a vincerla, poiché siamo convinti che la società civile abbia ormai preso coscienza della situazione e che, con donazioni volontarie attraverso il crowdfunding, dia insieme a noi un segnale forte di risposta alla risoluzione del problema delle plastiche in mare”.
“Esiste un legame profondo e strettissimo tra la nostra salute e quella del mare – secondo Gian Marco Luna Direttore CNR–IRBIM – Senza mari e oceani non potremmo vivere: ci forniscono ossigeno per respirare, cibo, servizi ecosistemici, biodiversità, mitigano gli effetti dei cambiamenti del clima, e sono anche fonte di turismo, gioia, svago e piacere. La cura del mare è dunque, in ultima analisi, anche la cura di noi stessi. Per questo, iniziative come questa sono estremamente importanti; non solo per la concretezza delle azioni di bonifica che saranno effettuate, ma anche per l’azione di sensibilizzazione della società che ne deriverà, ora che siamo appena entrati nel Decennio delle Nazioni Unite delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. Il CNR IRBIM di Ancona fornirà un concreto sostegno all’iniziativa, co-finanziando una borsa di studio della durata di un anno per fornire supporto scientifico necessario all’interpretazione dei dati che saranno raccolti lungo le coste della nostra regione”.
“La salute del mare è un tema di fondamentale importanza ed attualità, non solo perché da essa dipende la sopravvivenza del pianeta, ma anche perché il mare è una enorme risorsa per l’economia blu. Tra le minacce principali, l’inquinamento da plastiche è un esempio che testimonia la necessità di creare sinergie ed approcci multidisciplinari per affrontare e trovare soluzioni a problemi complessi – ha affermato Francesco Regoli, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Univpm – La ricerca ha un ruolo fondamentale nell’evidenziare criticità ambientali, nuove traiettorie e modelli di sviluppo economico. Ma per il presente, campagne di rimozione delle plastiche dal mare hanno un valore enorme, non solo per le aree interessate da questi interventi, ma per la crescita della consapevolezza pubblica su queste tematiche. Coinvolgere i cittadini e renderli partecipi alla soluzione dei problemi è indispensabile per quella transizione che oggi non è più rimandabile”.
Il Capitano di Fregata, Barbara Magro, Comandante Capitaneria di Porto di Pesaro ha parlato dell’importanza di queste iniziative per affrontare il fenomeno dell’inquinamento da plastiche: “È giovane la legislazione a tutela dei nostri mari. E’ del 1982 la prima legge nazionale sulla difesa del mare che ha attribuito al Corpo delle Capitanerie di Porto importanti compiti di monitoraggio, controllo e contrasto ad attività inquinanti garantendo mezzi e strumenti per svolgere tali attività, creando le basi per l’istituzione della Guardia Costiera, Unità Operativa del Corpo. Se un tempo la contaminazione dei mari arrivava dai traffici navali e dalle attività in mare, oggi – grazie agli sforzi del Corpo impegnato in controlli di sicurezza della navigazione e a stringenti normative – tale contaminazione deriva, prevalentemente, da attività condotte sulla terraferma. Gli scarichi costituiscono una delle principali fonti di inquinamento marino. I sistemi di controllo e di monitoraggio del traffico marittimo sono efficaci strumenti di prevenzione dall’adozione di condotte dannose verso l’ecosistema marino: l’incrocio tra i dati raccolti dai sistemi di telerilevamento, satellitari e di monitoraggio della navigazione consentono alle Capitanerie di Porto di individuare le navi responsabili di inquinamento potendo agire nei confronti dei responsabili e scoraggiando comportamenti illeciti”.
Presente anche Francesco Maria Orsolini, Dirigente Scolastico del Liceo Artistico Edgardo Mannucci, che ha ringraziato per l’occasione offerta alla scuola per approfondire la tematica ambientale, per il futuro del pianeta e delle nuove generazioni. ‘La bellezza salverà il mondo’ è la citazione adottata dal Liceo per una serie di progetti ed interventi ad ampio raggio che mirano al coinvolgimento e alla sensibilizzazione della comunità per la salvaguardia dell’ambiente.
BLUE CROWDFUNDING è un progetto co-finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione territoriale europea “Interreg Mediterranean 2014-2020”, priorità 1 “Promuovere le capacità di innovazione del Mediterraneo per sviluppare una crescita intelligente e sostenibile” della durata di 32 mesi (novembre 2019-giugno 2022), con capofila sloveno e un partenariato di 13 membri di nove paesi europei (Albania, Belgio, Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Slovenia). Il progetto mira a diffondere informazioni e conoscenze sullo strumento del finanziamento dal basso cosiddetto “crowdfunding” per incrementare il livello di innovazione e di crescita del settore della Blue Economy nell’area del Mediterraneo, al fine di ampliare l’accesso a maggiori flussi di finanziamento anche di tipo alternativo come quello da esso rappresentato e renderlo più accessibile ai diversi stakeholder del settore, sia pubblici che privati (PMI).
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