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Rifondazione Comunista Marche: “La vertenza Elica si vince in piazza. Sciopero generale”

"Occorre anche un intervento politico adeguato, che penalizzi chi delocalizza"

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Elica S.p.A

Continua la vertenza sempre più complicata dell’ Elica di Fabriano. Anche mercoledì 26 maggio i lavoratori del gruppo hanno scioperato e manifestato a Cerreto d’ Esi.

Un’ iniziativa combattiva e molto partecipata , ad attendere i lavoratori sulla piazza del paese , assessori regionali, consiglieri e qualche sindaco ma il risultato di questi incontri è sintetizzato dalla gelida e vera dichiarazione del rappresentante della Fiom“di fatti concreti non ne abbiamo ancora visti”.

Infatti nonostante queste mobilitazioni i vertici dell’azienda continuano giorno dopo giorno la loro azione per delocalizzare il più in fretta possibile in Polonia. E’ evidente che questa vertenza non si sbloccherà solo con queste mobilitazioni, occorrerebbe un sostegno generalizzato del mondo del lavoro marchigiano e in questo senso riflettere su l’indizione di uno sciopero generale regionale diventa sempre più urgente.
I dati delle morti sul lavoro in forte crescita anche nelle Marche dovrebbero spingere tutte le organizzazioni sindacali ad aprire una vertenza regionale su questo triste capitolo .

D’altronde come è stato detto nella manifestazione di mercoledì 26 se una azienda nata e cresciuta nel territorio può delocalizzare con tanta facilità tutte le altre imprese, per altro molte a cominciare dalla Wirpool e dalla Caterpillar in mano al capitale straniero, si sentiranno autorizzate a fare il proprio comodo senza tanti convenevoli.

È evidente che occorrerebbe anche un intervento politico adeguato, che penalizzi chi delocalizza ( ed in regione la legge ci sarebbe) che pensi a forme di intervento pubblico per la riconversione produttiva, che sostenga progetti di autogestione dove ne esistano le condizioni e la volontà, che crei strumenti tecnici e finanziari per il mantenimento dei posti di lavoro sperimentando la riduzione dell’orario di lavoro.

Vertenza generalizzata e proposte coraggiose stanno insieme. Crediamo che tutta la sinistra della nostra regione debba, con determinazione lavorare per l’una e per l’altra, inutile sperare che da questa giunta e da questo consiglio regionale arrivi qualcosa più del teatrino che hanno fatto in queste settimane.

Da Rifondazione Comunista Marche

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