Regione Marche e l’Ufficio Scolastico: servizi scolastici alternativi in ospedale o a domicilio
Approvato l'accordo per garantire il diritto allo studio a tutti i ragazzi che si trovano a casa o in ospedale per motivi di salute
Un accordo tra la Regione Marche e l’Ufficio Scolastico Regionale per assicurare ad alunni e studenti affetti da gravi patologie, l’erogazione di servizi scolastici alternativi in ospedale o a domicilio che permettano loro di non interrompere il proprio corso di studi e/o di ri-orientamento.
E’ quello approvato nella mattinata di lunedì 8 febbraio dalla giunta su proposta degli assessori alla Sanità Filippo Saltamartini e all’Istruzione Giorgia Latini.
“E’ nostro dovere – sottolineano Saltamartini – garantire a tutti i ragazzi che si trovano a casa o in ospedale per motivi di salute, il diritto allo studio, affinchè alle difficoltà che già vivono non se ne sommino altre. Troppo spesso infatti l’interruzione temporanea delle lezioni si trasforma in abbandono scolastico. Una tendenza che dobbiamo assolutamente scoraggiare se teniamo alla crescita personale e al futuro dei nostri ragazzi”.
“La scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare – prosegue Latini – rappresentano uno specifico ampliamento dell’offerta formativa, che si aggiunge alle opportunità di autonomia e flessibilità riconosciute alle istituzioni scolastiche, per assicurare l’erogazione di servizi alternativi ai giovani in situazione di temporanea malattia. Tali percorsi scolastici sono validi a tutti gli effetti e mirano a realizzare piani didattici personalizzati e individualizzati secondo le specifiche esigenze, affinché sia garantita a tutti la possibilità reale di fruizione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione”.
“L’accordo – spiega il direttore dell’USR Marco Ugo Filisetti – rientra tra le numerose iniziative assunte per una adeguata tutela agli studenti in condizioni di malattia e per i quali il diritto allo studio e il diritto alla salute si saldano in un unico progetto esistenziale e terapeutico. Ci accingiamo però a implementare un modello organizzativo innovativo, individuando e mettendo a sistema un contingente di risorse professionali, organizzative e culturali destinate a fronteggiare, con strumenti ordinari, evenienze che presentano caratteristiche di straordinarietà, quali appunto l’insorgenza e il decorso delle patologie che danno luogo al ricovero ospedaliero o alla degenza a domicilio.
I docenti interessati e disponibili a partecipare al pool adeguando il proprio profilo professionale ai requisiti richiesti saranno avviati a percorsi formativi di livello base e avanzato erogati anche su piattaforma dedicata. Tale impianto organizzativo consentirà di innalzare gli standard qualitativi e quantitativi del servizio, assicurando a tutti gli studenti gli interventi richiesti, eventualmente incrementati rispetto al monte ore normativamente indicato (in ragione di 4-5 ore settimanali per la scuola primaria e di 6-7 ore per la scuola secondaria di primo e secondo grado)”.
Ad oggi i percorsi di istruzione domiciliare presentati al Comitato tecnico regionale incardinato presso l’USR sono rivolti a 54 alunni (ANCONA: n. 23; ASCOLI PICENO: n. 2; FERMO: n. 6; MACERATA n. 6; PESARO URBINO n. 17) e sono realizzati dai docenti del Consiglio di classe.
Con l’Accordo la Regione Marche si impegna a:
– consentire l’utilizzo dei locali necessari allo svolgimento delle attività didattiche previste dai progetti di istruzione domiciliare rivolti agli alunni ospedalizzati nelle strutture ospedaliere della regione;
– assicurare le condizioni per lo svolgimento del servizio di istruzione domiciliare in ospedale attraverso l’assunzione delle opportune misure organizzative da parte dei dirigenti delle strutture ospedaliere;
– definire gli orari in cui dovrà svolgersi, nel rispetto dei bambini e dei ragazzi degenti, l’intervento scolastico;
– assicurare la collaborazione del personale medico e psico-socio-assistenziale alla formazione e all’aggiornamento dei docenti, in ordine alle conoscenze mediche e psicosociali utili all’attività didattica e formativa;
– diffondere informazioni e garantire misure di carattere profilattico a tutela sia dell’alunno malato sia del personale docente ed educativo;
– garantire la copertura assicurativa RCT (Responsabilità Civile verso Terzi) per danni eventualmente cagionati dal personale docente ai terzi e/o per danni dallo stesso subiti durante lo svolgimento dell’attività di docenza all’interno delle strutture del Presidio. Resta inteso che gli Istituti scolastici di servizio dei docenti garantiscono al personale docente impegnato nel servizio di istruzione dola copertura assicurativa per il rischio di infortuni (INAIL) e malattie professionali;
– individuare professionisti per la collaborazione scientifica, per la ricerca e per le fasi operative;
– concedere al personale docente la possibilità di fruire del servizio mensa;
– fornire ogni utile supporto logistico per strumenti telematici e tecnologici, al fine di favorire la formazione a distanza (FAD).
L’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche si impegna a:
– monitorare la situazione in atto e i bisogni emergenti;
– definire modelli di intervento funzionali ed efficaci;
– definire i criteri di ripartizione delle risorse disponibili per l’attivazione dei progetti di istruzione domiciliare presentati dalle scuole al Comitato Tecnico Regionale e dei criteri di priorità degli interventi, anche in considerazione delle risorse finanziarie disponibili;
– individuare il personale docente per l’acquisizione di manifestazione di interesse e di disponibilità per la realizzazione degli interventi;
– promuovere l’aggiornamento delle competenze professionali dei docenti in funzione delle peculiari caratteristiche del servizio attraverso iniziative di formazione.
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