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L’Ordine Assistenti Marche impegnato nella lotta alla violenza di genere

"Fondamentale il ruolo degli operatori"

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All’incontro on line “In rete contro la violenza”, organizzato dal Comune di Macerata, ha preso parte anche Marzia Lorenzetti, presidente dell’Ordine Assistenti Sociali delle Marche, che ha voluto portare il saluto di una comunità professionale costituita da circa 1.200 professionisti, inseriti nelle varie realtà del territorio regionale.

Nel suo intervento Lorenzetti, ribadendo la necessità di dare evidenza alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha ricordato come il Consiglio dell’Ordine Assistenti Sociali delle Marche abbia posto in essere una concreta attività di collaborazione con il territorio, aderendo al protocollo interistituzionale, prevista dalla Regione Marche dal 2017 per la costituzione della rete antiviolenza della regione Marche con azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.
“Anche la nostra professione – ha spiegato – è impegnata nelle azioni di promozione e sensibilizzazione verso questo fenomeno, del quale vogliamo segnalare la drammaticità, richiamando l’attenzione delle istituzioni sull’importante ruolo degli operatori e sulla loro formazione specifica, sulla necessità di implementare i Servizi prevedendo risorse per dare ai diritti un terreno sul quale progredire”; sono stati infatti realizzati eventi formativi di alto livello, con il supporto ed il coinvolgimento dei Centri Antiviolenza, oltre ad aver assicurato partecipazione alle collaborazioni richieste.
Lorenzetti ha ricordato come l’attuale pandemia abbia reso ancora più critico il fenomeno della violenza di genere, che riveste carattere culturale ed è il frutto della disparità di genere sempre esistita.
“Ora più che mai si rendono necessarie azioni di prevenzione e di contrasto in ottica di rete tra servizi ed istituzioni”. “La violenza di genere ci riguarda – ha rimarcato – come professione che nella rete dei servizi ha un ruolo
importante e delicato nel percorso di uscita dalla violenza. Per questo motivo vogliamo esserci e portare il nostro contributo, all’interno con la formazione continua e all’esterno con i contenuti specifici del servizio sociale professionale”.
Dallo stesso Codice deontologico gli assistenti sociali sono chiamati a sensibilizzare le persone sulla necessità di contrastare, culturalmente e socialmente, ogni azione di discriminazione e di violenza, promuovendo percorsi di tutela e difesa dei diritti di uguaglianza, inclusione e pari dignità, collaborando ad iniziative di formazione.
“Abbiamo accreditato questo corso ai fini della formazione continua, proprio per cercare una formazione che superi la frammentazione. Il valore di una formazione condivisa tra professionisti, istituzioni e terzo settore, sta proprio nel permettere di costruire una rete concreta ed operativa”.
Un ringraziamento, infine, la presidente ha voluto rivolgerlo al prezioso operato dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio (“Costituiscono il fulcro della rete territoriale nei percorsi di accompagnamento delle donne nella fuoriuscita dal circuito della violenza” ha affermato), oltre che delle numerose organizzazioni e professionisti che operano a vario titolo nel contrasto alla violenza di genere.
Da
Ordini Assistenti Marche
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