Assistenti Sociali Marche: “potenziare le unità speciali di comunità assistenziale”
L'invito dell'Ordine alla Regione
Potenziare subito le Unità Speciali di Continuità Assistenziale: è la richiesta avanzata nuovamente dall’Ordine Assistenti Sociali Marche alla Regione. In una nota inviata dalla presidente Marzia Lorenzetti, oltre all’augurio di buon lavoro alla Giunta e al Consiglio regionale rinnovati lo scorso settembre, si è voluta evidenziare la massima disponibilità dei professionisti rappresentati dall’Ordine nel sostenere le istituzioni in questo delicatissimo e difficile periodo.
“Rappresento con urgenza l’opportunità di rafforzare i servizi socio-sanitari territoriali – ha sottolineato Lorenzetti – al fine di garantire la valutazione multidimensionale a tutte le persone che vi si rivolgono, così come previsto dal decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 che, tra le altre misure, prevede e finanzia l’assunzione di professionisti assistenti sociali per il supporto ai servizi territoriali e le USCA”.
Come noto, ha precisato la presidente, il predetto decreto prevede specificatamente che “ai fini della valutazione multidimensionale dei bisogni dei pazienti e dell’integrazione con i servizi sociali e socio sanitari territoriali, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, a supporto delle Unità speciali di continuità assistenziale, possono conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a professionisti del profilo di assistente sociale, regolarmente iscritti all’albo professionale“.
“Tale previsione permetterebbe alla Regione Marche di implementare il Servizio Sociale Professionale nell’ambito socio-sanitario supportando, in questo modo, anche i servizi territoriali impegnati a fronteggiare le nuove richieste emergenti di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”.
E alla luce dei bisogni emergenti e delle necessità di riorganizzare al meglio l’assistenza e la prevenzione territoriale, consapevoli anche degli ottimi risultati della sperimentazione appena conclusa assieme all’Università Politecnica delle Marche per l’inserimento del servizio sociale professionale nella medicina territoriale, l’Ordine Assistenti Sociali Marche ha ribadito la propria disponibilità a collaborare nella realizzazione di quanto previsto nel suddetto decreto. “Così come avvenuto in altre regioni, siamo disponibili a contribuire ad una formazione iniziale e specifica dei professionisti che potrebbero essere individuati“.
A tal proposito la presidente Lorenzetti ha segnalato come l’Unità di Crisi della Regione Piemonte lo scorso 25 maggio abbia pubblicato un bando per l’acquisizione di manifestazione di interesse per la formazione di elenchi di personale, del profilo assistente sociale disponibile a prestare attività nei servizi sociali e socio-sanitari territoriali, delle aziende sanitarie della stessa Regione a supporto delle USCA; analogamente nelle scorse settimane si sono mosse Lazio, Umbria e Liguria e Lombardia.
Da Ordine degli Assistenti Sociali delle Marche
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