Simple, prevenire i guasti dei macchinari con sensori che controllano l’usura.
Marche il progetto che raccoglie una rete di imprese innovative.
Un punto di partenza per le sfide del futuro, come lo è stato, un decennio, fa, l’avvio delle progettazioni sulla guida autonoma delle macchine. Nelle Marche si investe sulla prevenzione dei guasti nei macchinari attraverso sensori che controllano l’usura.
Il progetto coinvolge una rete di cinque imprese marchigiane innovative che sono state finanziate attraverso uno specifico accordo con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Marche. A disposizione ci sono 2,5 milioni di euro di contributi in conto capitale (2,2 ministeriali e 288 mila euro regionali) che favoriranno investimenti per 9,6 milioni di euro, in collaborazione con Meccano, Università di Camerino e Politecnica delle Marche. Attualmente al progetto lavorano un centinaio di persone che verranno incrementate con un’altra trentina di unità altamente specializzate.
A regime, oltre a una crescita della competitività aziendale, si stima anche un potenziamento dell’indotto (fornitori di materiale e servizi) con importanti ricadute sociali ed economiche. Le aziende coinvolte coprono tutto il territorio regionale. Due, la capofila Sigma spa (di Monterubbiano) e la Simonelli Group spa (di Belforte del Chienti) hanno stabilimenti nel cratere sismico. Le altre tre coinvolte sono la Clabo spa di Jesi, la Pieralisi Maip spa di Montecarotto e la Schnell spa di Colli al Metauro.
Il progetto si chiama Simple(acronimo di Smart manufacturing machine with predictive lifetime electronic maintenance) ed è stato presentato oggi in Regione. “È stato ideato per sviluppare prodotti innovativi in grado di implementare logiche di manutenzione intelligente capaci di limitare i potenziali problemi delle macchine industriali, comunicando a una piattaforma informatica i dati necessari per prevedere, in anticipo, gli eventi che potrebbero pregiudicarne il funzionamento”, ha chiarito l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora. Che ha poi ricordato come “la stessa rivoluzione 4.0 si fondi su sistemi sensoristici per automatizzare operazioni di monitoraggio, diagnostica e logistica. Lo spirito di cooperazione si sta sempre più sviluppando tra le nostre imprese, consentendo loro di raggiungere obiettivi sfidanti nei propri piani industriali, grazie a una collaborazione che trova una sponda nei diversi livelli istituzionali della pubblica amministrazione”.
L’unione ha fatto la forza, ha commentato Rosario Capparuccia della Sigma, “perché siamo partiti da un’esigenza interna, quella di rendere più efficiente il servizio di manutenzione, per scoprire, in anticipo, la rottura di un macchinario. Abbiamo studiato un sistema di manutenzione predittiva, cercando nella regione altre grandi aziende leader nei rispettivi settori che avessero la nostra stessa esigenza. Fortunatamente abbiamo trovato altre quattro realtà molto quotate che o avevano intrapreso questa strada o stavano pensando che questo sarebbe stato il futuro dei prodotti. Ci siamo uniti e abbiamo intrapreso questo percorso di grande innovazione”. Nando Ottavi (presidente Simonelli Group) ha ribadito che “investire nella ricerca è una priorità essenziale per esportare e dare slancio all’economia marchigiana”. Silvano Bertini (dirigente regionale Attività produttive) ha parlato di “un progetto che fa la differenza, promosso da imprese trainanti che investono in ricerca e innovazione”.
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