Botti di Capodanno vietati quasi ovunque nelle Marche, tranne ad Ascoli Piceno
Il sindaco Castelli non segue l'esempio dei colleghi delle altre città della regione e non firma l'ordinanza
Ordinanze di divieto per i petardi e botti di Capodanno in quasi tutte le principali città delle Marche, da nord a sud, ma con un’eccezione: Ascoli Piceno.
Memori del bollettino di 10 feriti, registrati nelle Marche dopo la mezzanotte del 1° gennaio 2014, hanno firmato le ordinanze per vietare l’uso privato di esplosivi i sindaci dei capoluoghi, Ancona, Pesaro, Urbino, Macerata e Fermo, e quelli dei centri più popolosi della regione: Fano, Senigallia, Jesi, Fabriano, San Benedetto del Tronto.
Unico “neo” quello lasciato dal sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, che non ha imitato i colleghi, lasciano ai suoi concittadini la libertà di salutare l’arrivo del 2015 sparando privatamente fuochi d’artificio, petardi e botti in genere.
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