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Pensionati INPDAP: come richiedere un prestito

Cos'è la cessione del quinto? Le soluzioni per i pensionati

Pensionati, pensioni, prestiti, Inpdap

Se sei stato un dipendente pubblico e ora sei in pensione fai sicuramente parte di quelli che sono i pensionati INPAD. Per fare chiarezza almeno in linea superficiale è necessario dire che con il Decreto Salva Italia (n. 201 del 6 dicembre 2011) dal 2012 sia i pensionati Inpdap che Enpas sono confluiti all’interno dell’Inps, cioè l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che ha creato la Gestione Pubblici Dipendenti, che si occupa di gestire e assistere, in ambito previdenziale, i lavoratori e i pensionati pubblici.

Detto questo, vediamo insieme quali possono essere le modalità con le quali questi soggetti possono richiedere e accedere a un prestito per concedersi una vacanza, per ristrutturare casa, per acquistare un immobile o per utilizzarli in qualsiasi modo ritengano più opportuno.

È utile sapere che i pensionati INPDAP non sono totalmente esclusi dalla richiesta di prestiti personali, con la sola prerogativa che abbiano meno di 75 anni, siano residenti in Italia e che abbiano un reddito dimostrabile.

Tra le diverse tipologie di prestito, ce n’è uno che risulta più agevole e semplice per questi soggetti: la cessione del quinto. La scadenza del prestito non può, però, superare il novantesimo anno di età.

Cos’è la cessione del quinto?

Quando si parla di cessione del quinto si intende una forma di prestito personale al consumo, a breve/medio termine, non finalizzato, quindi non legato a un acquisto. Le sue rate vengono rimborsate con la cessione di fino a un quinto dello stipendio o della pensione, cioè del 20% del percepito netto. Ed è proprio da questa prerogativa che prende il nome, ma questo è facilmente intuibile. Un’altra caratteristica importante è che, oltre ai pensionati, possono accedere alla cessione del quinto solo i lavoratori con contratto a tempo indeterminato o determinato, purché il piano di rientro del prestito non superi la data di termine del contratto.

I pensionati per accedervi dovranno soltanto presentare i documenti necessari, precisamente si tratta della carte d’identità e del codice fiscale, delle ultime due buste paga, del cud e di un certificato che attesti il diritto di percepire una pensione. A volte possono essere richiesti altri documenti, ma questi sono i necessari.

L’unico dettaglio a cui fare attenzione è quello legato al tasso d’interesse che in Italia nel 2019 sembra essere cresciuto. Oltre a questo poi, non è un segreto che maggiore è l’età del richiedente, maggiore sarà il tasso.

Le soluzioni per i pensionati

Una delle soluzioni per accedere a un prestito per i pensionati, abbiamo detto che è la cessione del quinto. Diciamo che si tratta di una delle formule più semplici, ma non è l’unica. Ed è poi importante sottolineare che solo i pensionati del settore pubblico e statale hanno accesso a questo tipo di prestito.

Un’altra soluzione più utile rispetto alle altre è anche quella del prestito con garante, in cui a prendersi carico dell’eventuale mancato pagamento delle rate è il soggetto che firma a garanzia. Solitamente si tratta di un familiare o di un amico, ma questo dipende esclusivamente dalla persone che richiede il prestito.

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