Marche, dal pascolo alla tavola per valorizzare la carne 100% italiana
4mila allevamenti nelle regione
La sicurezza di mettere nel piatto carne di altissima qualità. Si chiama “Nato e allevato in Italia” il progetto di filiera per arriva anche nelle Marche per valorizzare la carne bovina 100% Made in Italy. Un’ottima opportunità per i circa 4mila allevamenti marchigiani che si occupano quotidianamente di quasi 39mila capi.
L’accordo, avviato da Coldiretti con Inalca (Gruppo Cremonini), riguarda le razze Charolaise e Limousine, anche incrociate con la Marchigiana o con razze da latte. “Questo contratto di filiera nasce da un accordo esclusivo tra Coldiretti ed Inalca e si inserisce nella progettualità economica che la nostra organizzazione sta mettendo a disposizione delle aziende agricole associate – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – La zootecnia è un comparto di vitale importanza non solo perché determina l’andamento a valle di molte altre produzioni agricole ma anche perché, nella maggior parte dei casi, è l’attività che presiede le aree interne permettendo così un costante presidio dei territori più sensibili”.
Per l’allevatore è previsto un premio base per il conferimento secondo le quotazioni di mercato, un 10% in più per l’adesione al progetto, un’ulteriore premialità legata alla qualità delle produzioni e anche un minimo garantito che tenga comunque conto dei costi aziendali, in caso di crisi di mercato. Un accordo pluriennale che permetterà alle aziende di pianificare gli investimenti nel tempo.
“La pluriennalità del contratto e la copertura assicurata dei costi di produzione – aggiunge la presidente Gardoni – rappresentano due capisaldi da cui non è più possibile prescindere se vogliamo dare ampio respiro, continuità e sicurezza ad un settore di primaria importanza e che troppo spesso è vittima delle speculazioni di mercato”.
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi ad Ancona dai vertici di Coldiretti Marche a oltre un centinaio di imprenditori del settore nel corso di una partecipata assemblea. Sono già diversi gli imprenditori che hanno aderito a questo accordo di filiera ma la platea è destinata ad aumentare. E che il settore dell’allevamento da carne sia molto importante per la nostra regione lo suggerisce anche il dato che vedo oltre l’80% dei capi allevati nelle Marche destinato al settore della carne.
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