Marche, con i dazi di Trump a rischio l’export regionale?
“Gli Usa minacciano di colpire importanti prodotti tra cui il vino che, da solo, rappresenta quasi la metà degli acquisti stelle e strisce”
Un vero e proprio regalo all’italian soundingse l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di nuovi dazi contro l’Unione Europea diventasse realtà. Un duro colpo all’agroalimentare marchigiano cresciuto in 10 anni di oltre il 157% e arrivato sopra i 24 milioni nel 2018.
Esportazioni che, nel primo trimestre 2019, hanno superato i 7 milioni, in incremento del 36% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo le stime di Coldiretti Marche su dati Istat. “Gli Usa – sottolinea la Coldiretti – minacciano di colpire importanti prodotti agricoli e alimentari come ad esempio il vino che, da solo, rappresenta quasi la metà degli acquisti stelle e strisce nella nostra regione”.
La mossa protezionista di Trump risponde alle sollecitazioni della lobby del falso Made in Italy alimentare che in Usa fattura 23 miliardi di euro secondo una stima della Coldiretti. Ad essere più imitati infatti sono proprio i salumi ed i formaggi italiani presenti nella lista aggiuntiva.
La produzione di imitazioni dei formaggi italiani in Usa secondo l’analisi Coldiretti su dati USDA ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni ed è realizzata per quasi i 2/3 in Wisconsin e California mentre lo Stato di New York si colloca al terzo posto. “La nuova Commissione Europea – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – dovrà farsi urgentemente carico della pericolosa presa di posizione statunitense, scegliendo di preservare e mantenere un rapporto di intesa e commerciale con un paese storicamente alleato e sventando così il rischio di un ingente danno economico per l’Europa, l’Italia e la nostra regione”.
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