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“Mai più una Lanterna Azzurra di Corinaldo”: varato codice etico per locali

Si concretizza una proposta del Garante dei Diritti

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Varato codice etico per locali

Un codice dell’intrattenimento che detta regole per i locali a tutela dei minori. L’aveva proposto nei mesi scorsi il Garante dei diritti, Andrea Nobili, anche alla luce di quanto accaduto presso la discoteca di Corinaldo.

Dopo un lungo lavoro di condivisione il “decalogo” è ora nero su bianco e porta le firme in calce dello stesso Garante; del Direttore generale Confcommercio Marche centrali, Massimiliano Polacco, e della Presidente del Cogeu (Comitato unitario genitori), Luigina Bucci.

Al centro dell’attenzione conformità degli spazi, salubrità dell’ambiente,sicurezza, programmazione consapevole, collaborazione con le forze dell’ordine, utilizzo di personale qualificato, contrasto all’uso di droghe e abuso di alcool, corretta comunicazione, tutela assicurativa e utilizzo di un segno distintivo per le strutture che ritengono di aderire al codice.

Nel corso della presentazione ufficiale a Palazzo Leopardi – alla quale hanno preso parte anche il Presidente del Consiglio Mastrovincenzo, il Vice Prefetto Clemente Di Nuzzo e il Questore Claudio Cracovia – è stato evidenziato che l’obiettivo primario resta quello di garantire la massima sicurezza dei ragazzi.

“Quanto accaduto a Corinaldo – ha sottolineato Nobili – non deve più a ripetersi. La nostra è stata una riflessione attenta sulle dinamiche che rischiano di compromettere il divertimento, che abbiamo voluto condividere passo passo con chi è pienamente coinvolto in questo ambito. Vale a dire con un’organizzazione di categoria, come la Confcommercio, che interagisce con i gestori dei locali, e con una significativa rappresentanza di genitori che fa capo al Cogeu”.

Dal confronto di questi mesi è scaturito un codice che definisce alcune linee di condotta per le strutture che si occupano d’intrattenimento, senza nessuna pretesta di essere imposizione normativa, e che il Garante auspica possa incontrare “l’adesione di quanti hanno a cuore il futuro dei nostri ragazzi”.

Uno strumento che il Presidente del Consiglio Mastrovincenzo ha definito come “il primo atto concreto dopo la tragedia di Corinaldo, al quale va rivolta la massima attenzione” e che per il Direttore della Confcommercio, Massimiliano Polacco, sta a significare “una diffusione della cultura dell’impegno da estendere a tutto il mondo dell’accoglienza dei giovani”.

Da parte della Presidente del Cogeu, Luigina Bucci, la richiesta di vigilare per la piena applicazione del codice e per affrontare tutti i percorsi nella massima condivisione.

“Iniziativa condivisibile e in linea con il nostro approccio a questo problema” per il Vice Prefetto Clemente Di Nuzzo, mentre il Questore Claudio Cracovia si è soffermato sulla necessità di “attivare buone pratiche di prevenzione, prima ancora di pensare alle politiche di repressione”.

Sempre con unità d’intenti e percorsi condivisi.

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