Rifondazione Comunista Marche: “Ceriscioli prende in giro i malati e nasconde la verità”
Numerose le criticità evidenziate riguardanti il nuovo sistema di gestione delle liste d'attesa
Sarebbe divertente se non riguardasse la salute di tutti noi la “pensata” del presidente della Regione Marche Ceriscioli nonché titolare dell’ assessorato alla sanità che riuscirebbe “nientepopodimenoché” a azzerare le liste d’attesa, che a detta dell’ ineffabile presidente sarebbero colpa dei tanti “buontemponi” che prenotata una prestazione sanitaria dimenticano di usufruirne.
Fra poco “finirà la pacchia” e chi non disdice in tempo utile pagherà la prestazione, contrariamente, quelli virtuosi che non dovessero veder soddisfatta la loro richiesta sarebbero inseriti in un elenco e “in qualche modo” il sistema regionale si farà carico di questo diritto (a dire che magari un cittadino di San Benedetto , dopo aver atteso oltre il tempo previsto, “godrà” ad Urbino della prestazione entro il periodo di legge).
Non sappiamo se sia la disperazione o la furbizia a pubblicizzare queste vanaglorie. Le liste d’attesa sono il frutto dei tagli continui al personale, ad un uso limitato delle attrezzature a causa della mancanza di medici e tecnici, sono figlie del famigerato “intra moenia” che regala strutture e ne consente ai medici un uso “privatistico”, per non dire degli spazi sempre più grandi concessi alla sanità privata a quelle cliniche e quei laboratori che generosamente hanno finanziato la campagna elettorale del suo partito.
Le liste d’attesa come pure l’inferno dei “pronto soccorso” hanno responsabilità precise si chiamano privatizzazioni e austerità che pure, in campo sanitario e non solo anche il governo gialloverde persegue con ferocia. Rifondazione Comunista non ci sta, già dalle prossime settimane darà seguito ad una campagna d’informazione e di tutela che prevede per quanti lo vorranno, in caso di mancata erogazione della prestazione, di usufruirne comunque senza oneri. L’appuntamento è davanti ai Cup nelle prossime settimane.
Da Rifondazione Comunista Marche
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