Continuano ad aumentare le esportazioni di vino marchigiano
Stati Uniti e Cina sempre più attratti dalle nostre produzioni
Il vino marchigiano si presenta come settore in forma. L’ultima vendemmia ha portato dalle Marche oltre 880mila ettolitri di vino.
“Oltre la metà sono produzioni a denominazione di origine”, spiega Coldiretti Marche nel commentare i dati Istat, “e generano 82 milioni di euro di valore”.
Bene anche l’export che ha raggiunto un valore di circa 57 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto all’anno precedente.
Un settore, quello enologico delle Marche, che ha fatto passi da gigante all’estero incrementando di oltre il 38% il suo valore negli ultimi 10 anni.
Tra i Paesi che più riempiono i loro calici nella cantina marchigiana ci sono, ad esempio, gli Stati Uniti: l’export verso gli States ha superato il muro dei 10 milioni con un incremento, rispetto al 2008, del 65% secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Istat.
Uno dei maggiori mercati che si è aperto recentemente è invece quello rappresentato dalla Cina.
In questo scenario, la parte del leone la fa il Verdicchio, la locomotiva del settore. Ma ottime sono anche le performance degli altri autoctoni in regione come il Pecorino, la Passerina e la Lacrima di Morro d’Alba.
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