Ora legale: orologi in avanti di un’ora il 31 marzo 2019
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo lancette in avanti di 60 minuti
In Italia l’ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916, e poi sospesa e ripristinata a più riprese negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Venne infine adottata definitivamente con una legge del 1965, in periodo di crisi energetica, ma soltanto nel 1996, con la sua introduzione a livello europeo, ha raggiunto la sua durata attuale: l’inizio è fissato all’ultima domenica di marzo mentre la fine coincide con l’ultima domenica di ottobre.
Tra luglio e agosto del 2018 la Commissione Europea ha lanciato sul proprio sito web una consultazione pubblica aperta sulle disposizioni relative all’ora legale. Tra le domande era contemplata l’abolizione del cambio orario, con l’alternativa tra il mantenere sempre l’ora solare o il mantenere sempre l’ora legale. La consultazione ha ottenuto 4,6 milioni di risposte – il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica UE.
Il Parlamento europeo ha appoggiato la proposta della Commissione di abolire il cambio tra ora legale e ora solare, ma ha chiesto di spostare la data di entrata in vigore del nuovo regime dal 2019 al 2021. Secondo la posizione comune adottata dai deputati, gli Stati membri che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero cambiare le lancette dell’orologio per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero farlo l’ultima domenica di ottobre 2021. Per proteggere il mercato interno da perturbazioni, i deputati hanno chiesto che gli Stati membri e la Commissione coordinino le loro decisioni su quale ora adottare.
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