Premiazione concorso “Valeria Solesin”, vince la jesina Perla Sardella
A Palazzo delle Marche la cerimonia conclusiva per la seconda edizione del Premio dedicato alla giovane ricercatrice
Con la premiazione delle opere vincitrici si è conclusa a Palazzo delle Marche la seconda edizione del Premio “Valeria Solesin”, il concorso, dedicato alla giovane ricercatrice veneta morta nell’attentato al Bataclan di Parigi nel 2015, promosso dalla Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, in collaborazione con la Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission.
Alla jesina Perla Sardella, studentessa dell’Accademia di Brera a Milano e autrice del soggetto audiovisivo “Tre figlie”, è stato consegnato il primo premio, nel corso di una cerimonia alla quale ha partecipato la presidente della Cpo, Meri Marziali, e le tre componenti della giuria Natascia Mattucci, coordinatrice Cultura della Cpo nel ruolo di presidente, Stefania Benatti, direttrice Fondazione Marche Cultura, e Anna Olivucci, responsabile Marche Film Commission.
Il bando 2018, dopo una prima edizione rivolta alle tesi di laurea, era riservato a studenti tra i 18 e i 30 anni, autori di soggetti audiovisivi, per cortometraggio, video clip, pubblicità sociali, lungometraggi, anche di animazione, riguardanti le pari opportunità tra uomo e donna. Questioni culturali, psicologiche, sociologiche, politiche che implicavano un approccio di genere.
La studentessa ventisettenne si è aggiudicata il primo premio, una borsa di studio del valore di 3.000 euro, grazie alla capacità, si precisa nella motivazione, “di sviluppare una significativa narrazione attraverso 70 anni di storia al femminile”, utilizzando il repertorio epistolare e il materiale di immagini “a gestione tipicamente maschile”, come gli home movie, mostrando la presenza femminile come soggetto e non solo come oggetto di ripresa.
La commissione giudicatrice ha inoltre deciso all’unanimità due menzioni speciali a Mariachiara Peruzzini di Fano, per il soggetto “Lapidarie” sul tema della discriminazione, e a Giulia Di Battista di San Benedetto del Tronto, raggiunta via Skype, per “La Barbaresca”, una storia ispirata ai pregiudizi sulle donne impegnate nel lavoro in mare.
Nel corso della cerimonia è stato presentato anche il volume della collana de I Quaderni del Consiglio, “Stamping a tiny foot against God. Questioni di genere nelle antologie scolastiche di letteratura inglese”, la tesi di laurea di Anya Pellegrin, vincitrice della prima edizione del premio. Ospite speciale dell’evento l’astrofisica pesarese Francesca Faedi.
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